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L’amico in overdose di viagra, si scopre festino hard a casa del prete: si dimette il vescovo

Lo scandalo, che ha indignato i fedeli cattolici in Polonia il mese scorso, ha portato oggi alle dimissioni del vescovo della diocesi. Papa Francesco infatti ha accettato le sue dimissioni dal vertice della diocesi di Sosnowiec.
A cura di Antonio Palma
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Un amico che si sente male per overdose di viagra, l'arrivo dei soccorsi medici e la scoperta di un vero e proprio festino hard in casa del prete, è lo scandalo che ha indignato i fedeli cattolici in Polonia il mese scorso e che ha portato oggi alle dimissioni del vescovo della diocesi. Monsignor Grzegorz Kaszak era stato colpito in pieno dallo scandalo di un suo prete e ha rimesso il suo mandato nelle mani di Papa Francesco che oggi ha accettato le dimissioni dal vertice della diocesi di Sosnowiec, nel sud della Polonia,

A darne notizia è stata la Nunziatura apostolica spiegando che "Il Santo Padre Francesco ha accettato le dimissioni di Mons. Grzegorz Kaszak da Vescovo di Sosnowiec" e che da oggi "Mons. Adrian Galbas di Katowice è stato nominato amministratore apostolico della diocesi vacante di Sosnowiec", considerata sede vacante fino a nuovo incarico. Secondo i media locali, Monsignor Kaszakera già nel mirino del Vaticano  per una serie di scandali del sua diocesi ma l'episodio culminante  è stato ovviamente il caso del prete.

Il vescovo Grzegorz Kaszak
Il vescovo Grzegorz Kaszak

Dopo lo scandalo scoppiato a settembre, Monsignor Kaszak che guidava la diocesi dal 2009, aveva subito condannato i fatti e varato una commissione di inchiesta interna ma per il Vaticano troppo gravi sono stati i comportamenti del prete della sua diocesi. Lo scandalo era scoppiato alla fine di agosto quando, a seguito dell'intervengo dei soccorsi per un malore in casa del prete, si era scoperto che l'uomo aveva organizzato un festino hard con prostituti all'intero di un edifico appartenente alla parrocchia della Beata Vergine Maria degli Angeli di  Dąbrowa Górnicza di cui era parroco.

La notizia, apparsa sulla stampa a settembre, aveva creato grande scalpore. Secondo i resoconti dei giornali polacchi, all'arrivo dei soccorsi chiamati da uno dei partecipanti al festino, il prete avrebbe cercato di non farli entrare e questi avevano dovuto chiamare la polizia con relativa indagine per omissione di soccorso.

"I fatti accertati dalla Commissione sulla base delle testimonianze delle persone intervistate hanno permesso di concludere che padre Tomasz Z., insieme ad altri due laici, ha commesso una gravissima violazione delle norme morali, alla quale la Chiesa non acconsente e condanna fortemente", si legge nel  comunicato diffuso dalla curia all'inizio di ottobre dopo la commissione di inchiesta. "La condotta di padre Tomasz Z. ha violato gravemente gli obblighi derivanti dallo stato clericale, il che può essere considerato un crimine ai sensi del diritto canonico ", aggiunto il testo comunicando che il prete è stato estromesso da tutte le funzioni e incarichi ricoperti.

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