L’ambasciatore russo all’ONU risponde a Zelensky: “I Nazisti in Ucraina uccidono russi e civili”
"Voi dite che non ci sono nazisti in Ucraina ma purtroppo ci sono e stanno guidando il gioco". È quanto ha affermato l'ambasciatore russo all'Onu Vasily Nebenzia dopo l'intervento del presidente Zelensky al Consiglio di Sicurezza dopo l'orrore di Bucha. "Questi nazisti uccidono non solo soldati e prigionieri russi ma anche la loro gente", ha proseguito, sostenendo di avere "centinaia di prove di questi atti".
Poi si è rivolto direttamente al presidente ucraino Zelensky, che aveva poco prima invocato un tribunale sul modello di Norimberga per processare i russi per crimini di guerra, affermando che le sue accuse sono "infondate e non confermate da testimoni oculari". Quindi ha sottolineato che Mosca ha contribuito a creare corridoi umanitari a Mariupol e ha evacuato cittadini ucraini in Russia: "Lo hanno chiesto volontariamente, senza coercizione o rapimento, come insinuano i colleghi occidentali", ha aggiunto. "I cadaveri non sembrano cadaveri che sono rimasti lì per molti giorni", ha continuato il diplomatico, ripetendo un argomento più volte usato in questi giorni da Mosca per negare l’accusa di aver torturato ed ucciso civili. Inoltre, la Russia ha proceduto all'evacuazione di "600mila persone" dall'Ucraina che non sono partite "contro la loro volontà o rapite" come sostiene l'Occidente.
Vasily Nebenzia già nella giornata di ieri aveva definito il massacro di Bucha una messa in scena. "Non potete escludere che quelle parole siano state costruite", ha detto l’ambasciatore russo, rispondendo alla domanda di una giornalista se considerasse "fake" anche le dichiarazioni dei parenti delle vittime della cittadina a Nord di Kiev che hanno raccontato di aver visto i loro cari uccisi dai soldati russi.