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L’Amazzonia brucia, tremila incendi in 24 ore: la devastazione del polmone del mondo

Nella Foresta amazzonica brasiliana da giorni proseguono roghi devastanti che hanno raggiunto un nuovo triste record: ben 3.358 incendi in una sola giornata.
A cura di Antonio Palma
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Tra l’indifferenza generale l’Amazzonia brucia per mano dell’uomo che sta distruggendo il polmone verde del mondo. Nella Foresta brasiliana da giorni proseguono roghi devastanti che questa settimana hanno raggiunto un nuovo triste record: ben 3.358 incendi in una sola giornata.

Un record che non solo ha superato il triste “giorno del fuoco" del 2019, quando gli agricoltori brasiliani hanno lanciato una vasta operazione di disboscamento con l’appoggio di Bolsonaro, ma che non si registrava da anni. Gli incendi in Amazzonia sono esplosi negli ultimi sette giorni raggiungendo la media giornaliera più alta da almeno cinque anni.

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Negli ultimi sette giorni si sono verificati infatti 13.174 focolai, per una media di 1.882 al giorno secondo i dati raccolti via satellite dall'Inpe (Istituto nazionale di ricerche spaziali del Brasile). Fino ad ora, le peggiori medie giornaliere registrate dall'Inpe sotto l'attuale governo erano state registrate ad agosto 2019.

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"È stato il peggior giorno di agosto almeno dal 2017” ha spiegato però Ane Alencar, direttrice dell’Imap, una organizzazione non governativa che si occupa della sostenibilità dell’Amazzonia da quasi trenta anni. "Ci stiamo avvicinando alla metà della stagione degli incendi in Amazzonia e stiamo già registrando più di 3.000 focolai in un solo giorno” ha aggiunto.

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Agosto e settembre sono storicamente i mesi caratterizzati dal maggior numero di incendi in Amazzonia, in coincidenza con il periodo di minor precipitazioni nella regione. In Amazzonia però non ci sono incendi causati dall'autocombustione ma nella totalità dei casi sono legati all'uomo che da anni ormai cerca nuove terre da sfruttare per l’agricoltura.

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Negli ultimi giorni i roghi si sono concentrati principalmente sulla regione più meridionale dell'Amazzonia, in particolare nello stato del Pará e nel sud dell'Amazzonia. Secondo l’Inpe, non ci sono prove che gli incendi di questi giorni siano coordinati come accaduto tre anni fa ma l’origine è sempre legata ad agricoltori, allevatori e speculatori che da anno sono impegnati in una opera di deforestazione continua. Già lo scorso anno l'Amazzonia aveva registrato un aumento degli incendi del 17%, un dato che probabilmente quest’anno sarà superato ulteriormente, avvicinandosi al punto di non ritorno.

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