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Lago ghiacciato rompe gli argini e travolge la diga, decine di morti e dispersi in India

“C’è stato un nubifragio e il lago Lhonak è straripato ma la diga è completamente danneggiata, spazzata via. Il disastro è dovuto a questo” ha dichiarato Il governatore del Sikkim. Almeno 40 morti accertati ma ci sono oltre 70 dispersi.
A cura di Antonio Palma
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Decine di persone sono morte e altrettante sono considerate disperse in India dopo che un lago ghiacciato, il lago Lhonak, ha rotto gli argini, travolgendo tutto e tutti nello stato montuoso nord-orientale del Sikkim. Il bilancio attuale parla di almeno 40 morti accertati ma purtroppo è destinato a crescere nelle prossime ore con l’arrivo dei soccorsi sul posto perché all’appello mancano ancora decine di persone.

Le inondazioni improvvise, causate dall’acqua del lago, hanno colto di sorpresa cittadini e viaggiatori che erano di passaggio nelle valli sottostanti. Strade e città si sono trasformate in fiumi di fango e detriti, senza dare scampo alle persone della zona. Secondo i media locali, il lago Lhonak è straripato mercoledì dopo che un nubifragio ha innescato piogge torrenziali e un'apparente valanga.

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La grossa massa di acqua si è riversata nel fiume Teesta e negli altri bacini provocando terribili inondazioni e danni, compresa la rottura di una diga. Giovedì sera le autorità del Sikkim avevano fissato il bilancio delle vittime a 18 ma funzionari del vicino stato del Bengala Occidentale hanno detto a Reuters che le squadre di emergenza hanno recuperato altri 22 corpi che erano stati trascinati via, facendo salire la conta dei morti.

Si stima che i dispersi siano oltre settanta ma i soccorsi sono resi difficili dalle condizioni della zona. "Il livello dell'acqua si è abbassato in alcune aree, ma il nord del Sikkim è completamente isolato” spiegano le autorità, rivelando che le reti telefoniche, sia mobili che fisse, non funzionano nella zona.

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La forza dell’acqua inoltre ha spazzato via quindici ponti a valle della centrale idroelettrica, isolando intere zone. L’inondazione ha spazzato via anche alcuni depositi militari, trascinando a valle l’equipaggiamento, comprese armi da fuoco ed esplosivi che hanno già causato altri morti e feriti.

Il dipartimento meteorologico indiano ha affermato che sul Sikkim si sono scatenati 101 mm di pioggia nei primi cinque giorni di ottobre, più del doppio dei livelli normali. L’ipotesi è che pezzi di ghiaccio siano caduti nel lago ghiacciato dell'Himalaya dopo una valanga causata dalle forti piogge,

Le inondazioni hanno spazzato via anche una diga. Il primo ministro del Sikkim, Prem Singh Tamang, ha affermato che proprio la distruzione della diga avrebbe causato i disastri peggiori. "La diga è completamente danneggiata… spazzata via. Il disastro è dovuto a questo. Sì c'è stato un nubifragio e il lago Lhonak è straripato ma, a causa della costruzione scadente da parte del governo precedente, la diga è crollata e le inondazioni hanno colpito con violenza il Basso Sikkim", ha dichiarato

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