L’Agenzia atomica e le preoccupazioni per la centrale di Zaporizhzhia, sotto il controllo dei russi
Dopo la visita alla centrale nucleare di Chernobyl, la prima dall'invasione russa dell'Ucraina, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi ha tenuto una conferenza stampa per raccontare quanto trovato nel sito dopo l'occupazione russa. Ha comunicato i livelli di radiazioni registrati, specialmente per quanto riguarda una serie di scavi, realizzati con ogni probabilità dai militari russi, che destavano particolare preoccupazione. "Non si sa con quali strumenti di protezione queste trincee siano state effettuate o quanto a lungo sia durata l'esposizione. Quel che è certo è che un terreno con materiale radioattivo non è un luogo dove fare un picnic o scavare", ha sottolineato Grossi.
Fortunatamente, però, il livello di radiazioni non ha superato i valori consentiti. L'equipe di tecnici che ha accompagnato Grossi nel sopralluogo ha sì rilevato un aumento dei livelli di radiazioni a Cherobyl, ma "questo aumento è ancora significativamente inferiore ai livelli autorizzati per i lavoratori". Grossi ha mostrato un grafico in cui si vede la differenza con il livello di radiazioni presente ad esempio a Vienna, dove è stata tenuta la conferenza, nei pressi di Chernobyl e nell'area vicino agli scavi. Si nota subito un aumento nel livello di radiazioni, anche se questo è decisamente inferiore a quello massimo autorizzato a cui possono essere esposti i lavoratori del sito. Ragion per cui non si presuppongono gravi pericoli per l'ambiente circostante e le persone.
L'Aiea non ha quindi potuto confermare alcuna indiscrezione sullo stato di salute dei militari russi che per circa un mese hanno occupato la centrale e che, secondo alcune notizie diffuse dalla stampa, avrebbero sviluppato la sindrome da radiazione acuta.
Se a Chernobyl la situazione è stabile (così come negli altri impianti nucleari in Ucraina), lo stesso non si può dire per Zaporizhzhia: "È in cima alla mia lista di preoccupazioni, quando si parla di centrali in Ucraina. È ancora sotto il controllo russo. Ci sono delle attività di sicurezza che come Agenzia dovremmo effettuare il prima possibile", ha spiegato Grossi. Per quanto riguarda i missili che sarebbero stati lanciati nelle immediate vicinanze della centrale, il direttore dell'Aiea ha detto: "Abbiamo ricevuto dei video, se confermato sarebbe gravissimo. L'integrità fisica delle centrali nucleari è un obbligo".