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Ladro entra in casa, stende il bucato e si prepara un pasto: arrestato e condannato a 22 mesi

Succede a Monmouthshire, nel Sud Est del Galles, dove il senza fissa dimora Damian Wojnilowicz è stato condannato a 22 mesi di prigione per due episodi di furto con scasso.
A cura di Giovanni Turi
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Damian Wojnilowicz, 36 anni, il ladro condannato a 22 mesi di prigione per un furto con scasso (credits: Hedolu Went Police)
Damian Wojnilowicz, 36 anni, il ladro condannato a 22 mesi di prigione per un furto con scasso (credits: Hedolu Went Police)

Si è intrufolato in casa per mettere a segno un furto. Poi ha deciso di farsi una doccia, steso il bucato e deciso di mangiarsi un boccone con le provviste che c'erano in frigorifero. È quello che è successo in un saccheggio messo a segno da Damian Wojnilowicz, 36 anni, un senza fissa dimora condannato a 22 mesi di prigione per un furto con scasso dalla corte di giustizia Cardiff Crown Court giovedì 3 ottobre.

La vicenda è avvenuta nel Monmouthshire, contea del Sud Est del Galles. Una storia che ha preso piede da martedì 16 luglio, quando l'uomo ha messo a segno un primo colpo. In quello successivo in una seconda abitazione, avvenuto lunedì 29 luglio, ha usato la doccia per lavarsi, dove ha anche pulito i suoi vestiti, consumato un pasto e lasciato una vasca idromassaggio sporca.

Il primo colpo

La vittima del primo caso è stata una donna appena rientrata in casa dopo una giornata di lavoro. La quale si è accorta che qualcuno era introdotto in casa sua: in giardino i vasi erano stati spostati e il cestino della raccolta differenziata era stato svuotato, mentre le mangiatoie per gli uccelli erano state riempite.

Invece, dentro l'abitazione, un paio di scarpe era stato tolto dal proprio contenitore, gli utensili da cucina erano stati gettati nell'immondizia, il pavimento appena risultava fresco di pulizia con uno straccio ed era spuntata una ciotola di dolci sul tavolo del soggiorno. In tutto questo, una bottiglia di vino, da poco aperta e svuotata, era stata riposta accanto a un bicchiere e un apribottiglie.

La donna è entrata così in un loop di ansia e preoccupazione. Come riferito ai giudici, la vittima viveva "in uno stato mai sperimentato prima: mi chiedevo se qualcuno mi conosceva a mia insaputa, se l'episodio sarebbe sfociato in stalking, se sapeva che stavo in casa da sola e se ero stata presa di mira". La paura si è materializzata al punto che "ero troppo spaventata per stare in casa mia, quindi sono andata da un'amica".

Il secondo episodio

Il secondo episodio risale a lunedì 29 luglio in una casa vacanze. All'improvviso, i proprietari dell'immobile hanno ricevuto un messaggio dall'impianto allarme collegato al suo smartphone che mostrava Wojnilowicz che camminava lungo il vialetto della proprietà.

In quell'occasione, il 36enne ha usato la doccia per lavarsi e pulire i propri vestiti e mangiato il cibo presente in casa. Non appena i proprietari sono riusciti a entrare dentro l'immobile, Wojnilowicz è stato trovato ubriaco e con un bicchiere di vino in mano.

A quel punto, l'uomo se n'è andato ed è stato arrestato. Anche perché il suo Dna è risultato compatibile con le impronte digitali rilevate nella prima proprietà svaligiata. Stando alla ricostruzione della Bbc, la difesa di Wojnilowicz, Tabitha Walker, ha dichiarato che l'assistito è un senza tetto che sta attraversando forti difficoltà. Già con quattro condanne in passato, l'uomo si è dichiarato colpevole dei furti con scasso nelle due abitazioni in Galles.

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