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L’addio al figlio 14enne del cuoco Andrea Minguzzi ucciso a Istanbul: “Difendeva deboli e bisognosi”

Il momento del lutto per parenti e amici del giovane ucciso a coltellate. Oggi a Istanbul, dove si è consumato il delitto, si è tenuta una cerimonia di commemorazione per il quattordicenne presso la centrale Chiesa Cattolica di Sant’Antonio. Il padre Andrea Minguzzi: “Nessun rapporto con quei ragazzi”
A cura di Antonio Palma
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A sinistra, lo chef italiano Andrea Minguzzi; a sinistra insieme al figlio.
A sinistra, lo chef italiano Andrea Minguzzi; a sinistra insieme al figlio.

"Mattia non aveva nessun rapporto né legame con questi individui che lo hanno ucciso, difendeva sempre i più deboli e i bisognosi", così il cuoco Andrea Minguzzi ha ricordato il figlio 14enne Mattia Ahmet accoltellato a morte da un gruppo di ragazzi mentre era in un mercato di strada a Istanbul dove il padre lavora come executive chef presso Eataly.

Dopo lo shock per l'aggressione due settimane fa, la speranza durante il ricoverato dell'adolescente e il dolore  per la sua morte dopo lunghi giorni in terapia intensiva, in queste ore è il momento del lutto per parenti e amici del giovane. Oggi nella città sul Bosforo, dove si è consumato il delitto, si è tenuta una cerimonia di commemorazione per il quattordicenne presso la centrale Chiesa Cattolica di Sant'Antonio.

Per l'ultimo saluto a Mattia Ahmet Minguzzi, figlio 14enne del cuoco italiano Andrea Minguzzi e della violoncellista turca Yasemin Akincilar, un folla di oltre 400 persone ha gremito la chiesa nonostante i funerali le ragazzo sia stati già celebrati lunedì presso la moschea di Atakoy, il giorno dopo la morte di Mattia. Oltre agli amici, hanno reso omaggio a Mattia anche i rappresentanti delle istituzioni italiane in Turchia, compreso l'ambasciatore Giorgio Marrapodi e la console generale a Istanbul, Elena Clemente.

"Aborro parole come scontro, litigio, motivi futili, come ho letto su alcuni giornali. Perché qui c'è solo un gruppo di aggressori e una parte lesa", ha detto all'Ansa il padre del giovane che parla di un attacco deliberato e senza motivo. Secondo quanto ricostruito finora, Mattia è stato accoltellato da un coetaneo, che lo aveva avvicinato cercando uno scontro, mentre il 14enne si trovava con degli amici presso un mercato nel quartiere di Kadikoy, sulla sponda orientale di Istanbul.

Mattia si era allontanato dopo il primo battibecco ma il ragazzo è tornato e lo ha colpito cinque volte con un coltello lasciandolo in un pozza di sangue mentre un altro 16enne ha infierito sul corpo del giovane che si trovava già a terra. Soccorso e trasportato al Goztepe City Hospital, Mattina era stato sottoposto anche ad un delicato intervento chirurgico ma non ce l'ha fatto ed è morto il 9 febbraio.

Per l'aggressione la polizia turca ha arrestato un 15enne 16enne con precedenti penali, identificati dai media turchi come B.B. e U.B.,  che sono in stato di fermo e subiranno un processo.

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