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Guerra in Ucraina

La vita a Kiev con l’arrivo dell’inverno: “Strade impraticabili, blackout e silenzio assordante”

La testimonianza a Fanpage.it di Denny Castiglione, capomissione di Mediterranea Saving Humans, ora a Kiev: “Silenzio spettrale, in città le strade sono impraticabili per la neve e interi quartieri sono senza riscaldamento”.
A cura di Ida Artiaco
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Strade impraticabili per la neve, mancanza di acqua e corrente, silenzio assordante anche sui mezzi pubblici. È cambiata molto Kiev con l'arrivo dell'inverno e la ripresa degli attacchi russi, soprattutto contro le infrastrutture energetiche.

Ne ha dato conferma a Fanpage.it Denny Castiglione, capomissione di Mediterranea Saving Humans, arrivato lunedì in Ucraina insieme ad altre quattro persone. Dopo essere passato per Leopoli, nelle scorse ore ha fatto tappa proprio nella Capitale per portare un nuovo carico di aiuti, circa una tonnellata, da destinare al partner con cui collaborano, a dei privati che con cui sono in contatto e alla Casa Salesiana che supporta i loro progetti.

"Ero già stato a Kiev nei mesi scorsi – ci racconta Denny -. Ma mentre prima c'era quasi un'aria di serenità, adesso la città sembra piombata nella tensione e nella paura. Molte persone che conosciamo qui, ma anche a Leopoli, ci dicevano di non venire perché troppo pericoloso".

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Quello che più ha colpito Denny è il silenzio che regna nella città. "C'è questo silenzio spettrale ed assordante allo stesso momento, anche quando ad esempio si prendono i mezzi pubblici. La gente si è chiusa".

Anche perché i problemi, con l'arrivo del freddo e delle rigide temperature (nei giorni scorsi il termometro ha toccato -18 gradi), sono moltiplicati. "I servizi sono ridotti all'osso, manca l'acqua in molti quartieri, la corrente di giorno è quasi una utopia, solo i generatori riescono in parte ad ovviare a questo disagio. Oggi c'è stato anche un lungo allarme anti-aereo che è durato dalle 12 alle 16 più o meno e anche noi abbiamo dovuti rifugiarci nei tunnel della metro", ha detto anche Denny.

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Il quale ha concluso: "È il primo inverno che gli ucraini stanno sperimentando così. L'anno scorso la guerra è scoppiata quasi alla fine della stagione rigida. Dopo maggio, la vita era tornata serena ma ora sono senza riscaldamento e acqua. Vengono pulite solo le strade principali anche per carenza di personale perché quasi tutti gli uomini sono impegnati con l'esercito, il che rende le strade impraticabili".

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