La Turchia attacca Papa Francesco: “Ha la mentalità delle crociate”
Durissimo attacco della Turchia a Papa Francesco. Nurettin Canikli, vice premier turco, ha infatti bollato come "molto spiacevoli" le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Bergoglio, che non aveva esitato a definire "genocidio" il massacro degli armeni del 1915. Secondo il vice primo ministro di Ankara il pontefice insisterebbe con una "mentalità da crociate": una dichiarazione molto forte, ma soprattutto la prima reazione ufficiale del governo turco rispetto alle ultime esternazioni del Papa.
Non si è fatta attendere, in tal senso, la reazione della Santa Sede: "Il Papa non sta facendo Crociate, nessun testo e nessuna parola espressa da papa Francesco durante il suo viaggio in Armenia ha mostrato alcuna ostilità verso la Turchia" ha spiegato padre Lombardi, portavoce del Vaticano, "piuttosto i suoi discorsi sono stati infusi di inviti all'Armenia e alla Turchia di costruire ponti di pace e di riconciliazione".
Già negli scorsi anni l'uso del termine genocidio da parte del Papa aveva creato frizioni col governo turco. Nel giugno del 2015 il presidente Erdogan aveva invitato Francesco a non ripetere l'errore, ma evidentemente non è riuscito a mettere a tacere Francesco, che infatti due giorni fa ha esplicitamente parlato di "primo genocidio del XX secolo" riferendosi a quello degli armeni e aggiungendo: "Qui prego, col dolore nel cuore, perché mai più vi siano tragedie come questa, perché l’umanità non dimentichi e sappia vincere con il bene il male; Dio conceda all’amato popolo armeno e al mondo intero pace e consolazione. Dio custodisca la memoria del popolo armeno. La memoria non va annacquata né dimenticata; la memoria è fonte di pace e di futuro".
