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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

La tregua a Gaza vacilla. Hamas sospende il rilascio degli ostaggi: “Israele ha violato gli accordi”

Hamas ha annunciato il rinvio del rilascio di altri ostaggi israeliani previsto per sabato “a data da definirsi” denunciando violazioni dell’accordo per il cessate il fuoco da parte di Israele.
A cura di Davide Falcioni
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La tregua a Gaza vacilla. Hamas ha infatti annunciato lo slittamento del rilascio di altri ostaggi israeliani previsto per sabato "a data da definirsi" denunciando violazioni dell'accordo per il cessate il fuoco da parte dello stato ebraico che, secondo il partito armato palestinese, avrebbe fra l'altro ritardato il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia e bloccato il flusso degli aiuti umanitari. "Nelle ultime tre settimane, la leadership della resistenza ha preso atto delle violazioni da parte del nemico e il mancato rispetto dei termini dell'accordo, incluso il ritardo nel ritorno dei profughi nel nord della Striscia di Gaza, averli presi come obiettivo di bombe e artiglieria in diverse zone della Striscia, non aver consentito agli aiuti umanitari di qualunque tipo di entrare nella regione come concordato. La resistenza ha invece attuato i suoi obblighi", si legge in un comunicato diffuso dall'account Telegram di Hamas.

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I negoziatori di Hamas hanno spiegato che le garanzie americane per il cessate il fuoco non sono più in vigore di fronte al piano del presidente Usa Donald Trump di voler deportare i palestinesi fuori da Gaza. Lo hanno affermato 2 fonti della sicurezza egiziana a Reuters rilanciata dal Times of Israel.

Israele si prepara a "qualsiasi scenario"

Dopo l'annuncio di Hamas il primo ministro israeliano – Benyamin Netanyahu – ha organizzato nuove consultazioni di sicurezza con la dirigenza dell'establishment della difesa; il rischio, che si è fatto sempre più concreto nelle ultime ore, è che la tregua possa saltare e possano riprendere con maggiore intensità i bombardamenti a Gaza. Il ministro  israeliano della Difesa, Israel Katz, ha reso noto di aver "dato  disposizioni alle forze israeliane affinché si preparino al livello massimo di allerta per qualsiasi possibile scenario a Gaza e  per proteggere le comunità" israeliane a ridosso del confine con  l'enclave palestinese, riporta il Times of Israel. "Non torneremo alla realtà del 7 ottobre".

Ben Gvir: "Torniamo alla guerra"

Tornare alla guerra è quello che chiede anche l'ex ministro israeliano ed esponente di estrema destra, Itamar Ben Gvir. Israele – ha dichiarato – dovrebbe effettuare "un massiccio assalto a Gaza, dall'aria e dalla terra, insieme a un blocco completo degli aiuti umanitari alla Striscia, tra cui elettricità, carburante e acqua, e incluso il bombardamento degli aiuti che sono già stati portati e sono nelle mani di Hamas", ha scritto su X. "Dobbiamo tornare alla guerra e distruggere!". Il partito di Ben Gvir ha lasciato il governo per protestare contro l'accordo di cessate il fuoco.

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