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La tradizione dei matrimoni combinati tra bambini ora si combatte con un gioco da tavola

Un gioco da tavolo simile a Monopoli per scappare dalla forzatura di un matrimonio combinato. L’invenzione arriva dagli Stati Uniti e a idearlo è stata una giovane 24enne che è riuscita a sfidare le tradizioni pachistane.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Foto scattata durante il flash mob di Amnesty contro i matrimoni forzati e precoci
Foto scattata durante il flash mob di Amnesty contro i matrimoni forzati e precoci

Una manciata di pedine/sagome dove puoi trovare il severo e rigido padre, la madre comprensiva ma rassegnata, il pretendente ben visto dai parenti, il vero ma impossibile amore. Poi la pedina fondamentale: una giovane ragazza pachistana che deve riuscire ad andare avanti di casella in casella. Per farlo ci sono i dadi e le carte da pescare che tra penalità e bonus ti permettono di andare avanti, o indietro a seconda della tua scelta, come in una sorta di monopoli. Scopo del gioco: riuscire a scappare da un matrimonio combinato.

Si chiama Arranged ed è un gioco da tavola che sfida una delle tradizioni pachistane, ma non solo, di imporre matrimoni combinati ai figli adolescenti. Ma Arranged è anche di più perché nelle sue carte si possono leggere frasi e affermazioni che attaccano i valori e i costumi alla base di diverse culture. Un esempio di penalità è quella di restare ferma due turni  se "nel momento in cui la tua famiglia ti ha comunicato lo sposo da loro scelto hai preferito far finta di niente". Oppure avanzi direttamente di tre caselle se peschi la carta "ti hanno vista camminare con una maglietta senza maniche". Alcune affermazioni sfidano apertamente i tradizionalisti. Ad esempio in Arranged potresti ricevere un premio se tua sorella sceglie di sposarsi con un uomo bianco oppure potresti avanzare di casella se dovessi decidere di accostarti a una ragazza che usa una crema di bellezza, nello specifico Fair an Lovely, piuttosto in voga tra le giovani pachistane.

L'ideatrice del gioco è Nashra Balagamwala, giovane 24enne pachistana che ha diffuso il gioco prima come passaparola e poi brevettandolo e mettendolo in produzione. Arranged nasce dalla sua esperienza personale e da quella di molti suoi amici. "Ho preso esempio dalle numerose cose che ho fatto per evitare io stessa un matrimonio combinato, come parlare di voler avere una carriera, indossare falsi anelli di fidanzamento, avere amici maschi, o abbronzarmi, la pelle scura è considerata meno attraente nella cultura pakistana”, ha raccontato. Nashra infatti è riuscita a contrastare con successo le pressioni della sua famiglia. Ha scelto per lei un futuro diverso. Ha scelto lo studio, il vestirsi secondo i suoi gusti e il voler cercare l'amore vero. Nashra a diciotto anni è andata via di casa e si è trasferita a New York per studiare design alla Rhode Island School of Design. Ha lavorato per l'azienda che fabbrica giocattoli Hasbro. Ha deciso di non portare il velo e di rimanere negli Stati Uniti.

"Non potevo accettare il fatto che dovessi passare il resto della mia vita con qualcuno che ho conosciuto solo per un paio di settimane e che era stato scelto per me sulla base di ricchezza, status sociale e altri fattori superficiali”, ha spiegato.

Può sembrare un gioco innocuo ma Arranged è molto di più e lo sa anche Nashra perché in un’intervista al Corriere testimonia di essere oggetto di pesanti insulti da parte dei suoi coetanei pachistani che rigidamente osservano queste tradizioni. Diversi gli attacchi del web che l’hanno anche costretta a rinunciare, per prudenza, a qualche ospitata in televisione per promuovere il gioco. Un gioco che ha cambiato la vita della giovane 24enne ma che è stato ideato proprio per dare speranza alle ragazze: "Io spero che il mio tabellone e i miei dadi diano un po' di speranza alle ragazze come me. E intorno a un tavolo, giocando, s'apra anche una discussione nelle famiglie sui reali desideri delle persone".

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