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Guerra in Ucraina

“La Terza guerra mondiale è già iniziata”: l’analista russa Stanovaya dopo l’annuncio di Putin 

“Ai referendum nei territori occupati seguirà un ultimatum a Kyiv e all’Occidente”. E Putin “dirà chiaramente che l’opzione nucleare è sul tavolo”. Parla l’analista russa Tatiana Stanovaya, dopo l’annuncio della mobilitazione parziale della Russia di Putin.
A cura di Riccardo Amati
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“Potremmo esserci già dentro”: l’incubo di una guerra totale è come non mai vicino, secondo una delle più ascoltate analiste della politica russa. “Aspettiamoci un ultimatum di Putin all’Ucraina e all’Occidente. Con tanto di esplicita minaccia nucleare”, dice la fondatrice e direttrice della società di analisi R.Politik, raggiunta al telefono da Fanpage.it dopo l'annuncio di mobilitazione parziale delle forze armate russe da parte di Vladimir Putin.

Nel giro di poche ore, la Russia — perché la decisione è stata presa a Mosca — ha fissato per questo fine settimana i referendum per l’annessione dei territori occupati in Ucraina. Inoltre, ha approvato in tutta fretta norme che aggravano le pene per la diserzione e per la renitenza alla leva in tempo di guerra.  Sembra che ci si prepari per un conflitto totale. È ciò che possiamo aspettarci?

Putin ha completamente rivisto la sua tattica nei confronti dell’Ucraina. Finora era rimasto in una posizione di attesa. “Stiamo a guardare”, era stato il suo atteggiamento. Era convinto che l’Ucraina fosse comunque condannata. Ma la controffensiva che ha recentemente travolto le truppe russe ha completamente cambiato le carte in gioco, per il presidente russo.

È una risposta a qualcuno all’interno del Cremlino? Gli oltranzisti dopo la rotta di Izyum avevano apertamente parlato della necessità di alzare il tiro. A Putin è stato detto di cercare l'escalation?

No. Nessuno ha il coraggio di dirgli proprio niente. È stata una sua decisione. Ogni decisione è solo e soltanto sua, al Cremlino. Le persone intorno a Putin sono molto caute quando parlano con lui. E gli dicono solo quello che lui vuole sentire. Certo si è reso conto che c’era panico nella elite. E credo lo abbia ritenuto legittimo. Così ha deciso di reagire cambiando piano.

E che piano ha ora?

È il “piano B”. Che prevede l’annessione di quattro regioni dell’Ucraina. È ancora in questione la precisa definizione dei confini, ma probabilmente comprenderanno non solo le aree effettivamente occupate ma gli interi oblast, ovvero le regioni amministrative. Che in parte sono in mano agli ucraini. Questi territori diventeranno così territori della Russia. E ci possiamo aspettare che l’Ucraina, resista a questa decisione. Ciò sarà percepito da Putin come un atto di guerra contro il territorio della Russia. È inevitabile. Non puoi avere truppe straniere non invitate, nemiche, sul tuo territorio.

Le conseguenze?

L’immediata mobilitazione della Russia, col richiamo alle armi di buona parte dei cittadini abili. E se l’Ucraina resiste, la Russia minaccerà di usare le armi nucleari.

Lo farebbero davvero?

Non voglio speculare su questo. Non so se siano davvero pronti a usarle. Non dico, quindi, che l’annessione dei territori occupati porterà certamente a una guerra nucleare. Ma di sicuro Putin giocherà sulla possibilità di usare l’atomica. Dirà che l’opzione è sul tavolo. Di fatto l’annessione dei territori occupati significa legittimare la minaccia nucleare. Per difendere quello che dopo i referendum diventerà territorio russo (la dottrina militare russa prevede l'uso di armi nucleari tattiche se è a rischio "l'esistenza" ma anche "la sovranità e l'integrità territoriale dello Stato", ndr).E possibile una mobilitazione generale, in Russia? Non ci saranno resistenze nella società?  Forse non sarà proclamata immediatamente, proprio per paura di reazioni negative da parte della popolazione. Ma a questo punto una mobilitazione mi pare certa, se l’Ucraina non si ritirerà dai territori che diventeranno russi dopo i referenda. Ma come fa Mosca a legittimare di fronte alla comunità internazionale referendum di annessione entro tre giorni in territori che sta occupando e dove è in corso un conflitto armato? Al Cremlino non c’è proprio più alcun riguardo nei confronti della legalità, del diritto?

È che Putin prende in giro se stesso con la concezione di un Occidente che viola continuamente il diritto internazionale. E ne deriva che quando si parla di obiettivi geopolitici pragmatici non ci sono regole.

Cosa farà appena ci saranno i risultati dei referendum, che indubbiamente approveranno l’annessione?

L’annessione sarà quasi immediata. Prima, Putin annuncerà che la Russia sostiene le decisioni dei territori dove si è votato. Poi dirà che gli Ucraini sono terroristi e nazisti, parlerà di crimini di guerra da parte di Kyiv e incolperà l’Occidente di tutta la situazione. Aspettiamoci un ultimatum all’Ucraina e all’Occidente: o il ritiro dei soldati di Zelensky  e la fine degli aiuti occidentali o l’utilizzo di tutti i mezzi che la Russia ha per proteggere i suoi interessi nazionali.

Siamo più vicini a una Terza guerra mondiale? 

Probabilmente ha ragione chi sostiene che ci siamo già dentro.

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