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La Svizzera vieta il velo nei luoghi pubblici: passa il referendum ‘anti-burqa’

La Svizzera ha approvato il referendum definito ‘anti-burqa’: il 51,2% degli elettori dei 26 cantoni ha votato a favore del divieto di dissimulare il proprio viso, una legge che vieta la copertura del viso con niqab, burqa o passamontagna nei luoghi pubblici, ovvero all’aria aperta e anche nei negozi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Gli elettori svizzeri hanno votato Sì al referendum anti-burqa: passa, quindi, il divieto di dissimulare il proprio viso. I risultati definitivi mostrano che il testo di modifica costituzionale promosso dalla destra conservatrice e combattuto dal governo ha ottenuto il 51,2% di voti a favore da parte degli elettori svizzeri e l’adesione di 20 dei 26 cantoni, come riferisce l’agenzia di stampa Keystone-Ats. Nel 2009 gli svizzeri avevano approvato un’iniziativa contro la costruzione di minareti con quasi il 58% dei voti a favore. Il referendum approvato oggi porta all’entrata in vigore di una legge che vieta la copertura del viso sia con il niqab che con il burqa, ma anche con passamontagna e bandane usate in occasione di manifestazioni.

Lo scopo della legge approvata attraverso il referendum era quello di promuovere “l’uguaglianza, la libertà” ma anche e soprattutto la sicurezza: i suoi sostenitori, infatti, ritengono che questa legge impedirà alle donne di essere costrette a nascondere i loro volti e, inoltre, vieterà di nasconderlo per scopi criminali o terroristici. Il voto ha seguito anni di dibattito in Svizzera sul tema. Il quesito chiedeva: “Sei favorevole al divieto delle coperture totali del viso?”. Non si faceva alcun riferimento esplicito al burqa o al niqab, anche se gran parte del dibattito si è concentrato proprio su questo aspetto.

La campagna per il Sì ha richiamato esplicitamente slogan come ‘Stop all’islam radicale’ e ‘Stop all’estremismo’. Al contrario, gli oppositori hanno chiesto di dire No alla legge anti-burqa, ritenuta "inutile e islamofoba”. La legge prevede che nessuno possa coprirsi completamente il viso in pubblico, sia nei negozi che all’aria aperta. Le uniche eccezioni sono quelle previste per i luoghi di culto. Per l’approvazione non bastava la maggioranza dei voti, ma anche l’approvazione da parte della maggioranza dei 26 cantoni svizzeri: alla fine il Sì ha vinto in 20 cantoni. È stato consentito anche il voto anticipato, permettendo così di limitare l’apertura delle urne a poche ore. I cittadini svizzeri hanno votato anche contro la legge per l’introduzione dell’identità elettronica, con il 64,4% di No.

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