La Svezia cede al Coronavirus: il governo punta al lockdown
Quasi 7mila casi. Più di 400 morti. E ora anche la Svezia sembra cedere al realismo e va verso il lockdown. I casi sono in aumento dell’8% al giorno e il Paese fa registrare più vittime di quelle (sommate) di Norvegia, Finlandia e Danimarca, i vicini di casa che il lockdown, invece, l’hanno applicato. In Svezia tutto – o quasi – è rimasto aperto. E la risposta del governo è stata quella di andare avanti cercando di mantenere intatta quanto più possibile la quotidianità. Molti negozi, ristoranti e bar sono rimasti aperti. Ma la preoccupazione cresce, tanto che a Stoccolma sta per essere allestito il primo ospedale da campo da 140 posti.
Finora il governo non ha voluto il lockdown, ma ora sembra prepararsi a misure più rigide. Ancora non c’è nulla di ufficiale, ma il cambio di linea del premier socialdemocratico Stefano Lofven è evidente. Tanto da ammettere che “ci saranno migliaia di vittime” e invitare le persone a non andare a trovare parenti anziani, a lavarsi le mani e a prepararsi a una crisi che durerà alcuni mesi.
Il governo finora ha puntato sulla responsabilità individuale, sul distanziamento sociale volontario. L’unica restrizione riguardava gli incontri con più di 50 persone, che sono stati vietati. Le scuole per gli studenti sotto i 16 anni sono rimaste aperte. Il messaggio del premier è stato chiaro, anche nelle ultime ore: "Ognuno decide come procedere per il distanziamento sociale e per rafforzare il sistema sanitario. Noi lo facciamo in un modo diverso. Certe volte dipende anche dal fatto che siamo in una fase diversa". Però ormai tutte le indiscrezioni sembrano andare in un’unica direzione: presto potrebbe arrivare una legge che permetterà di adottare misure straordinarie. L’esecutivo (di minoranza) dovrà prima passare per il Parlamento, per poi procedere con la chiusura di bar, ristoranti e stazioni, applicando anche limitazioni agli spostamenti delle persone.