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La strage di Boston fa tornare la psicosi: sul volo si parla arabo, volo rinviato

Nervi alle stelle negli Stati Uniti (e non solo), all’indomani dell’attentato che ha colpito Boston nel bel mezzo della maratona. Proprio all’aeroporto della città devastata dalle esplosioni, un passeggero ha dato l’allarme dopo aver sentito due viaggiatori parlare in arabo. Casi sospetti anche a NYC e Parigi.
A cura di Biagio Chiariello
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L’attentato alla maratona ha duramente colpito Boston. La città americana è ancora in stato di allerta, come ben lascia intendere quanto accaduto all'aeroporto di Logan: un aereo è stato costretto a fare ritorno al gate dopo l'allarme lanciato da un passeggero che aveva sentito dialogare in arabo due suoi compagni di viaggio. Il fatto è avvenuto, peraltro, a poche ore dalla riapertura dello stesso scalo della città funestata dalle esplosioni che hanno, finora, fatto tre vittime e quasi 200 feriti. Il blocco era stato disposto per alcune ore a seguito della tragedia. Ma non è bastato per rassicurare gli animi dei cittadini. Come scrive l'Ansa, sembra che l'aereo fosse già pronto per decollare. E' bastata una voce in arabo per allertare gli occupati. I passeggeri sono stati sottoposti a controlli prima che venisse dato di nuovo il via libera alla partenza. Proprio da Logan erano decollati due degli aerei responsabili degli attacchi dell'11 settembre 2001.

Ma il caso di Logan non è isolato. La psicosi terrorismo, all'indomani dell'attentato che ha colpito Boston, dilaga anche in altre città. E' di pochi minuti fa la notizia che il terminal centrale dell’aeroporto LaGuardia a New York è stato evacuato per la presenza di un pacco sospetto. Per il momento i voli sono stati sospesi. Un episodio analogo è avvenuto stamane a Parigi. Come scrive il quotidiano Le Parisien, su un aereo Air France in partenza dalla capitale francese per NYC  si sarebbe proceduto ad una “decontaminazione”, dopo il ritrovamento a bordo di un bagaglio sospetto. L’allarme sarebbe stato dato da uno dei piloti del volo, che ha fatto sbarcare i passeggeri per consentire la perquisizione accurata del velivolo. L'allarme sarebbe poi rientrato. Anche in Italia sono state rafforzate le misure di sicurezza. L’allerta, secondo quanto si apprende, riguarda tutti gli obiettivi sensibili, come ambasciate, consolati, porti e aeroporti. Particolare attenzione è raccomandata nei confronti delle sedi americane nel Paese.

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