La storia di Yulia Zdanovska, campionessa di matematica, uccisa l’8 marzo dall’esercito russo
Si chiamava Yulia Zdanovska, 21 anni. Era una tra i quattro volontari uccisi a Kharkiv nel corso del conflitto tra Russia e Ucraina, proprio nella giornata della Festa della Donna, l'8 marzo. Stavano aiutando civili e animali a mettersi in salvo durante l'ennesimo attacco delle forze russe in territorio ucraino. Yulia era una brillante laureata in matematica. Nel 2017 aveva vinto la medaglia d'argento per l'Ucraina ai campionati europei di matematica, nella sezione femminile, sfidando altre centinaia di donne da 44 paesi. Faceva parte dell'associazione di volontariato "Teach for Ukraine".
Yulia Zdanovska è stata uccisa a Kharkiv
Yulia è stata uccisa a Kharkiv, la sua città, la stessa che aveva deciso di non abbandonare nonostante la violenta escalation di attacchi da parte dell'esercito russo, che ha colpito senza distinzione edifici residenziali, ospedali, scuole e altri obiettivi civili all'interno della città. L'ambasciatore Roman Waschuk ha scritto su Twitter: "Gli assassini senza anima di Putin hanno letteralmente distrutto la vita di una giovane ucraina che aveva ancora molto da dare: Yulia Zdanovska era una campionessa di matematica, medaglia olimpica ai campionati europei, volontaria umanitaria durante questa guerra. Uccisa durante un attacco aereo su Kharkiv".
Gli altri volontari morti: la storia di Nastya
La sua morte va ad aggiungersi a quella di Anastasia Yalanska, detta Nastya, uccisa il 4 marzo a Kiev insieme ad altri tre volontari che stavano mettendo in sicurezza gli animali. Sulla sua morte e su quella dei suoi amici, già diverse testimonianze della brutalità dei soldati russi: "Sapevano benissimo a chi stavano sparando, erano in un auto civile". Nel quattordicesimo giorno di guerra in Ucraina, è attualmente in corso una nuova tregua per sei corridoi umanitari. Dopo il 10 marzo, ci sarà un quarto round di negoziati. Stando a fonti israeliane, Kiev sarebbe disposta a rinunciare al Donbass e a restare neutrale per la fine della guerra.