La storia di Vyacheslav, morto a 15 anni sotto le bombe a Odessa per salvare gli anziani vicini
È morto a 15 anni per salvare i suoi anziani vicini. Se solo fosse uscito da casa qualche minuto prima e si fosse diretto al rifugio più vicino dopo aver ricevuto l'allarme aereo sul suo cellulare, sarebbe sopravvissuto. È questa la storia di Vyacheslav, il 15enne rimasto ucciso ieri a Odessa dopo che le bombe russe hanno colpito un edificio residenziale. A raccontarla è stato il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa Sergey Bratchuk, citato da Unian.
"I razzi sono atterrati su un edificio di Odessa. Un ragazzo di 15 anni è morto. Si sa che è corso dai suoi anziani vicini, che non avevano ricevuto alcun allarme al telefono. Ha avvertito i vicini, ma non è sopravvissuto", ha detto Bratchuk. Poco dopo è apparo su Telegram anche un messaggio del padre di Vyacheslav: "Ieri mio figlio è morto a causa dell’attacco missilistico. Non è rimasto al rifugio durante l’allarme del raid aereo — perché stava cercando di mettere in salvo gli anziani con cui si trovava. Loro sono sopravvissuti, lui no. Aveva 15 anni".
L'attacco missilistico di ieri ha colpito anche una chiesa ortodossa, il tetto è crollato, l'edificio religioso è adiacente ad una struttura militare, oltre ad un edificio residenziale. Oltre alla morte del 15enne si segnala anche il ferimento di una 17enne, che è stata poi trasferita in ospedale. Secondo il governo di Kiev, dall'inizio dell'invasione russa lo scorso 24 febbraio, resta stabile a 219 il bilancio dei bambini ucraini morti, mentre aumenta il numero dei feriti, che si porta a 405 stando all'ultimo aggiornamento di ieri. Secondo l'ONU tra le 3.193 vittime accertate fra i civili, ci sono 72 bambini, 71 ragazze, 84 ragazzi e 734 donne.