La storia di Mary, la bambina sopravvissuta allo tsunami che ha ritrovato i genitori dopo 7 anni

Solitamente ogni Natale ci regala dei ricordi particolare tali da lasciarci “scegliere” se conservarlo nella nostra memoria oppure provare a liberarcene per voltare velocemente pagina e dimenticare. Spesso le nostre “decisioni” a tal proposito vengono dettate dagli avvenimenti che, personali o collettivi che siano, si verificano nei giorni tipici della festa e che per tale motivo restano maggiormente impressi nella nostra memoria. Le feste di Natale del 2004, quelle ormai di 7 anni fa, sono state un esempio di ricordo collettivo per il mondo intero: è infatti difficile dimenticare ciò che è avvenuto il giorno del 26 dicembre 2004 in Indonesia. Un terremoto e uno tsunami che hanno provocato la morte di circa 230000 persone, uno dei disastri naturali più catastrofici dell’epoca moderna ma che oggi ritorna alla memoria per permetterci di raccontare una bella storia di Natale legata a quel tragico evento.
Tra le migliaia di vittime di quella immane tragedia si contava anche una ragazzina indonesiana che, come tante altre persone, era dispersa e si credeva ormai morta ma che, dopo 7 anni, è tornata a casa viva e vegeta. Si chiama Mary Yuranda, oggi ha 15 anni e vive nel villaggio Meulaboh, nel territorio autonomo di Aceh, all’estremità settentrionale dell’isola di Sumatra.
[quote|left]|Mary aveva incontrato una donna che l’ha costretta a chiedere l’elemosina per questi sette lunghi anni[/quote]Una storia che ha dell’incredibile: Mary aveva 8 anni all’epoca dello tsunami e come giustamente aveva immaginato la sua famiglia dopo delle ricerche estenuanti e senza esito, la bambina era stata inghiottita dalle onde che però non l’avevano uccisa ma trasportata solo in un altro villaggio. Lì aveva incontrato una donna che l’aveva costretta a chiedere l’elemosina per lei per questi 7 lunghi anni fino a che la bambina non è riuscita a liberarsene e a tornare a casa in autostop. Mary, giunta nel villaggio grazie a un taxista che impietosito le ha dato un passaggio, era vestita di stracci e non ricordava nulla della sua famiglia se non il nome del nonno, Ibrahim, fortunatamente ancora in vita che, chiamato da altri abitanti del villaggio, ha riconosciuto la nipote grazie ad alcune voglie sull’addome e a un neo e una cicatrice sul viso. Poi sono arrivati per lei la mamma e il papà, chiaramente felici perché a loro lo tsunami non aveva tolto solo quella bambina ma anche la sorella maggiore tuttora dispersa.
Per Mary, per la sua famiglia e per il villaggio intero è la più bella delle storie di Natale.
