La storia di Maggie, torna a casa a prendere i dolci e muore nel rogo dell’abitazione: “Uccisa, chi sa parli”
"Crediamo che qualcuno sappia qualcosa che potrebbe aiutare a risolvere questo caso e a dare un po' di giustizia alla famiglia di Maggie Long” così la polizia statunitense ha esortato chiunque avesse informazioni sugli assassini della 17enne del Colorado a farsi avanti per risolvere un mistero che va avanti da oltre sette anni.
La giovane Maggie Long era una studentessa dell'ultimo anno di liceo a Bailey, in Colorado, quando è morta il primo dicembre del 2017. Quel giorno doveva assistere a un concerto di una rock band locale di Denver, nell'auditorium della scuola superiore, che aveva anche contributo a organizzare.
La morte di Maggie Long
La 17enne aveva anche preparato dei dolcini in casa ma li aveva dimenticati così era tornata a prenderli ma da quel momento nessuno l’ha più vista in vita. "Ha detto ai suoi amici che sarebbe tornata subito ma non è mai più stata vista", ha detto lo sceriffo della contea di Park. Di lei non si è saputo nulla per ore fino a quando i vigili del fuoco hanno trovato il suo cadavere nell’abitazione di famiglia distrutta da un misterioso incendio.
Il mistero della tragica morte di Maggie Long si è infittito ancora di più quando la polizia locale ha stabilito che non si trattava di incidente ma di un omicidio. Secondo gli inquirenti, Maggie avrebbe sorpreso degli intrusi che stavano derubando in casa dei suoi genitori e dopo una colluttazione, gli uomini avrebbero incendiato la casa con lei dentro prima di fuggire. Il bottino è stato una cassaforte verde, una pistola Beretta, un fucile stile AK-47, statuette e 2mila proiettili.
L'identikit dei presunti assassini
A lanciare l’allarme un inquilino che aveva affittato una suite per gli ospiti nella casa ed è riuscito a scappare dopo l’incendio, rimanendo illeso. La polizia ha escluso un suo coinvolgimento nei fatti ma gli assassini della 17enne non sono stati ancora identificati e il movente dietro l'orribile attacco resta un mistero.
L'FBI che è stato coinvolto nel caso dopo che la morte della giovane è stata classificata tra i casi irrisolti, ha diffuso un identikit di tre sospettati, basandosi sulle testimonianze dell'inquilino, e ha chiesto a chiunque avesse informazioni di farsi avanti.
"L'omicidio un crimine d'odio"
Le autorità hanno offerto anche una ricompensa di 75mila dollari per informazioni che portino all'arresto dei sospetti ma si ipotizza che possa esserci stato un quarto sospettato. A rendere il caso ancora più misterioso è il movente dopo che l'FBI ha classificato l'omicidio di Maggie come crimine d'odio a sfondo razziale.
La famiglia però non crede a una simile ipotesi. I parenti della 17enne hanno raccontato alla Cnn che i Long possedevano ristoranti nella zona da quasi 20 anni e avevano numerosi dipendenti e vicini che conoscevano le loro abitudini quotidiane e sapevano quando sarebbero tornati a casa. La sorella inoltre ha affermato che in zona non hanno mai subito atteggiamenti a sfondo razzista.