La storia di Kulwa, 15enne albina mutilata per “magia nera” in Tanzania
Kulwa Lusana aveva 15 anni quando, nel 2011, è rimasta vittima di cinque uomini in Tanzania. Uomini che l’hanno aggredita e mutilata “per magia nera”. La storia di Kulwa, albina, è riportata dal britannico Daily Mail. Alla ragazzina hanno staccato il braccio destro con un machete. Da allora la ragazza ha imparato a fare tutto, compreso lavorare a maglia, con una sola mano. La giovane donna albina ha parlato all’Unicef del dolore indescrivibile dell’aggressione avvenuta mentre lei era letto nella sua casa nel nord-ovest della Tanzania. “Avevo 15 anni quando è successo. Cinque persone hanno fatto irruzione nella nostra camera da letto. Mi hanno visto e hanno tagliato il mio braccio. Non riesco nemmeno a descrivere il dolore”, ha raccontato la ragazza. Paradossalmente è stata fortunata in quanto non tutti coloro che vengono aggrediti per il colore della loro pelle si salvano.
In Tanzania parti del corpo di persone con albinismo vengono mutilate e vendute agli stregoni che le utilizzano nei loro incantesimi. Secondo dati delle Nazioni Unite, mani e piedi valgono circa 500 euro e un corpo può arrivare fino a 60mila. Dopo aver perso il braccio, Kulwa è stata portata in una casa gestita dall’organizzazione Under The Same Sun (UTSS), che lavora per proteggere gli albini della Tanzania. Grazie a UTSS, Kulwa ha cominciato a ricevere un'istruzione e a lavorare come sarta. “Ho imparato tutto questo con un solo braccio”, ha detto la ragazza orgogliosa delle competenze che ha acquisito.