La storia di Jamila, la ragazza pakistana troppo bella per uscire di casa
Troppo bella per uscire di casa. Troppo bella per non essere notata. Jamila (nome di fantasia) è una ragazza pakistana che vive in Italia con la sua famiglia. Suo padre è morto diversi anni fa e in casa le decisioni le prendono i suoi fratelli. Jamila ha 19 anni ed è bella, molto bella; frequenta l'istituto professionale di Brescia e le piace studiare, soprattutto matematica e inglese. Un ragazza come tante il cui futuro però è già stato scritto, ma non da lei: i suoi fratelli, infatti, hanno già deciso che sarà data in sposa a un loro connazionale, un cugino molto ricco che vive in Pakistan e che potrebbe ben risollevare le sorti economiche della famiglia.
Jamila è molto bella e non passa certo inosservata. I ragazzi la guardano e la riempiono di attenzioni. Ma per i suoi fratelli quelle attenzioni, quegli sguardi sono motivo di disonore per l'intera famiglia e decidono quindi che Jamila fuori casa non deve mettere più piede, neanche per andare a scuola. Jamila aveva già confessato a una sua insegnante che temeva di fare la fine di Hina Saleem, la ragazza pakistana massacrata dal padre perché non voleva conformarsi alle tradizioni del suo paese. L'insegnate prende a cuore la situazione e scrive una lettera al quotidiano BresciaOggi in cui si legge che la ragazza
Ha interrotto la frequenza a causa del volere dei familiari, ai quali sarebbe venuto all'orecchio di sguardi, innamoramenti, dediche d'affetto inconcepibili per l'onore dei parenti, i quali l'avrebbero promessa in sposa a un individuo mai visto nella sua lontana terra natia.
La notizia diventa di dominio pubblico e scatena subito un putiferio. Interviene anche il console del Pakistan Syed Muhammad Farook e solo grazie a lui la situazione torna alla normalità: il console, infatti, rassicura i fratelli di Jamila spiegando loro che "L'amore è un diritto" e che "l'Islam e il Corano proteggono i diritti umani, prevedono la libertà di scelta per il futuro". La ragazza oggi è tornata a scuola e sa che potrà scegliere da sola di chi innamorarsi. Questa storia è una storia a lieto fine e ha suscitato parecchie reazioni che, però, preferiamo non raccontarvi. Già, perché meditare da soli su questa storia può servire a ognuno di noi.