La storia dell’uomo che ha camminato per 48 km sotto l’uragano Helene per accompagnare la figlia all’altare
Ci fosse il premio di padre dell'anno, molto probabilmente David Jones sarebbe il primo candidato alla vittoria. Il motivo? Ha attraversato circa 48 chilometri a piedi sotto la tempesta scaturita dall'uragano Helene, che sta investendo il Sud Est degli Stati Uniti, per riuscire ad accompagnare la figlia all'altare in tempo.
"Ho fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi padre", racconta l'uomo, imprenditore nella formazione aziendale. Partito da casa sua a Boiling Springs, in South Carolina, il 64enne è arrivato al matrimonio di Elizabeth, organizzato a Johnson City nel Tennessee domenica 29 settembre, viaggiando per almeno sette ore in auto tra inondazioni e detriti.
Dopodiché, Jones ha camminato per altre cinque ore e mezza soltanto per assistere alla cerimonia. Questo perché, arrivato al confine con il Tennessee, un agente l'ha fermato dicendogli che non poteva proseguire in auto: le strade erano impraticabili, compresa l'interstatale 26.
"Ma mia figlia si sposerà alle 11 di questa mattina", gli ha risposto Jones. Che poi ha iniziato a fare i suoi calcoli: si trovava a 48 chilometri di distanza dalla destinazione e aveva ancora nove ore di tempo. La sua esperienza come maratoneta amatoriale lo ha spinto a lasciare l'auto e proseguire a piedi in piena notte, munito solo di catarifrangente, una paletta riflettente e la torcia dello smartphone per illuminare il percorso.
"Era buio pesto, nessun lampione, niente di niente. La devastazione era indescrivibile, alcuni tratti di strada completamente spazzati via", racconta l'uomo. Come racconta l'emittente televisiva locale Wjhl, è iniziata un'odissea in cui l'uomo ha messo a repentaglio la sua stessa vita: ha dovuto scavalcare detriti alti fino a due metri, strisciare sotto cumuli, tronchi di alberi e staccionate abbattuti dalla violenza di Helene.
Ed è perfino rimasto intrappolato nel fango fino alle ginocchia e manca poco stava per finire travolto da una ruspa alle tre del mattino, la quale stava liberando la carreggiata da tutto ciò che aveva distrutto l'uragano. Diversi agenti di Stato hanno cercato di fermarlo, ma lui è andato avanti senza ascoltarli.
Dopo aver attraversato la città di Erwin, camminando lungo l'interstatale 26, un automobilista l'ha notato e ha deciso di dargli un passaggio per le ultime 8 miglia. In tutto la spedizione di Jones è durata oltre 12 ore, nonostante di solito il tempo di impiego è di circa due ore. E ha potuto così assistere il matrimonio di sua figlia con Daniel Marquez.
L'uomo si è cambiato con l'abito da cerimonia ed è quindi arrivato alla chiesa di St. Mary per accompagnare la figlia all'altare, racconta People. "Ha significato molto per me tutto questo", afferma Jones. La cerimonia, vista l'assenza di elettricità, si è tenuta a lume di candela.
Come regalo alla coppia, Jones ha addirittura donato il suo catarifrangente come simbolo di protezione e "riflesso" l'uno per l'altra. La figlia si è lasciata andare nel dire che "è emotivamente toccante sapere che mio papà mi ama così tanto, che ha affrontato tutto questo solo per arrivare al mio matrimonio in tempo".
L'uomo ha respinto l'etichetta di "eroe", sostenendo che il suo atto di amore "è quello che avrebbe fatto qualsiasi padre". La figlia, tuttavia, non è della stessa opinione: "Ho passato una mattinata intera a ringraziare Dio perché sia arrivato al mio matrimonio e, soprattutto, sano e salvo".