La storia del poliziotto che ha ucciso un pedone e ha portato il cadavere a casa dalla mamma
Un agente che travolge e uccide un pedone e poi, invece di chiamare i soccorsi, carica in auto il cadavere e lo porta a casa per capire come liberarsene. Sembra la trama di un film e invece è quanto realmente è accaduto qualche settimana fa negli Stati Uniti. Siamo a Newark, in New Jersey, e in manette è finito un giovane poliziotto di 25 anni del locale dipartimento. L’incidente mortale risale alla notte del primo novembre scorso.
Il poliziotto Louis Santiago è stato arrestato insieme alla madre e alla persona che viaggiava con lui la notte dell’incidente. Come si legge sui media americani, quella notte l’agente, figlio di un ufficiale dello stesso distretto, era a bordo di un'auto Honda Accord e stava andando a casa quando ha travolto e ucciso un infermiere di 29 anni, Damian Dymka. Dopo lo schianto né lui né la persona in sua compagnia, il coetaneo Albert Guzman, hanno chiamato i soccorsi per aiutare la vittima. Subito dopo l’incidente i due si sono allontanati, poi dopo qualche minuto sono tornati sul luogo dello schianto per capire evidentemente la gravità del fatto. E neppure in quel momento hanno chiesto aiuto. Ma, al contrario, hanno deciso di nascondere il corpo dell’infermiere e lo hanno così caricato in auto.
Il poliziotto, che in quel momento era fuori servizio, è andato a casa e ha svegliato sua madre, la 53enne Annette Santiago, e con lei ha iniziato a discutere per capire cosa fare per evitare problemi. Ma non aveva fatto i conti con suo padre, che non ha aiutato il figlio a disfarsi del corpo ma ha dato l’allarme e lo ha fatto arrestare. È stato il padre del giovane agente, poliziotto come lui, a chiamare infatti il 911. Quando la polizia è arrivata a casa, ha trovato il corpo della giovane vittima sistemato sul sedile posteriore dell'Honda. Louis Santiago, la madre e l'amico sono stati arrestati e poi rilasciati in libertà condizionata, in attesa del processo.