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Alluvione a Valencia

La storia a lieto fine dei 124 anziani di una Rsa di Sedavì salvati dall’alluvione da 10 dipendenti

Sono 124 gli anziani che nella Rsa Novaedat di Sedavì, vicino Valencia, sono stati portati in salvo durante l’alluvione che ha causato quasi 200 morti. Gli anziani sono stati portati in braccio o in spalla al secondo piano della struttura dalle 10 infermiere presenti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono stati salvati da 10 infermiere, portati in braccio uno a uno ai piani superiori mentre l'alluvione sfondava porte e finestre in pochi minuti. Sono tutti in buone condizioni di salute i 124 anziani di una Rsa di Sedavì, vicino Valencia.

La residenza per anziani Novaedat è purtroppo stata danneggiata dall'acqua e dal fango, così come tante altre infrastrutture di Valencia, ma i suoi ospiti sono tutti salvi. A portarli ai piani superiori, 10 infermiere che li hanno caricati in spalla o portati in braccio per le scale mentre l'ascensore era ormai fuori uso.

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Le infermiere sono state intervistate dal quotidiano El Periòdico. "Alcuni anziani hanno delle ferite da curare, altri hanno trascorso invece la notte senza ossigeno – hanno raccontato -. Fortunatamente però non si è perso nessuno e sono tutti vivi. Li abbiamo portati al primo piano ma vedevamo l'acqua che continuava a salire, allora li abbiamo portati al secondo".

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Sedavì è uno dei centri più colpiti dalle inondazioni che hanno messo in ginocchio Valencia e dintorni. Il racconto delle 10 infermiere sembra uscito da un film dell'orrore. "L'acqua ha iniziato ad entrare nella residenza piano piano – racconta una delle donne che ha salvato i 124 anziani – poi sempre più forte. Non avevamo alcun piano di emergenza, ma abbiamo capito che la situazione era seria. L'ascensore è andato subito fuori uso e così abbiamo portato i nostri pazienti per le scale al primo piano".

Il livello dell'acqua, però, ha continuato ad alzarsi. "Abbiamo capito che non c'era tempo da perdere e abbiamo portato tutti gli anziani in braccio o in spalla al secondo piano. Tutto questo in meno di mezz'ora. L'acqua si è ritirata, ma la residenza è ancora piena di fango. Non abbiamo l'elettricità, ma la situazione si è stabilizzata: alcuni volontari ci hanno consegnato acqua e cibo e andiamo avanti".

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