La Spagna introduce il congedo climatico retribuito: 4 giorni di permesso durante gli eventi meteo estremi
A un mese dalle inondazioni che hanno causato 224 morti nella provincia di Valencia il governo spagnolo ha approvato ieri una norma che introduce un congedo climatico retribuito: lavoratori e lavoratrici potranno usufruire di un permesso di quattro giorni durante le emergenze meteorologiche. In questo modo potranno evitare di mettersi in viaggio per recarsi sul posto di lavoro in occasione di alluvioni, esondazioni o altri eventi meteo estremi, sempre più frequenti e intenso a causa del cambiamento climatico.
Il provvedimento è stato introdotto dal governo Sanchez a un mese dalla tragedia del 29 ottobre: in quell'occasione diverse aziende erano state duramente criticate per aver ordinato ai loro dipendenti di continuare a lavorare mentre le strade delle città erano invase da fiumi di acqua, fango, auto e detriti. Molte delle 224 vittime dell'alluvione erano infatti morte nel tragitto tra casa e luogo di lavoro. Il congedo climatico vuole fare in modo che "nessun lavoratore e nessuna lavoratrice debbano correre rischi", ha detto la ministra del Lavoro Yolanda Díaz all’emittente pubblica RTVE.
Se le autorità di emergenza lanciano l'allarme per un rischio meteo, "il lavoratore deve astenersi dal recarsi al lavoro", ha affermato Díaz. I dipendenti potranno inoltre beneficiare di una giornata lavorativa ridotta oltre il periodo di quattro giorni. La norma è stata ispirata da leggi simili introdotte in Canada. "Di fronte al negazionismo climatico di destra, il governo spagnolo è impegnato in politiche green", ha detto Díaz, rivendicando l'importanza del provvedimento "salva vite".
Le legge adottata dal governo iberico prevede anche che le aziende debbano adottare misure di prevenzione dei rischi specifiche per i disastri e gli eventi meteorologici avversi. I lavoratori avranno il diritto di essere informati sulle azioni da intraprendere in caso di allerta. In caso di rischio grave e imminente, le aziende dovranno informare i loro dipendenti di queste misure il prima possibile e dire loro di interrompere il lavoro fino a quando il pericolo non sarà cessato.
"I rischi climatici non sono gli stessi per un lavoratore che lavora in un'impresa edile o all'aperto e per un lavoratore che, ad esempio, lavora in un'infermeria o in una biblioteca", ha spiegato la ministra Diaz in un'intervista a Tve. "Per questo stiamo dando alle aziende spagnole il mandato di dotarsi, entro 12 mesi, di protocolli d'azione". Il provvedimento entrerà in vigore da oggi, a un mese esatto dall'alluvione che si è abbattuta su diverse aree della Spagna sud-orientale, in particolar modo nella Comunità Valenciana, a Castiglia-La Mancia e in Andalusia.