La Scozia cerca medici di base per le sue isole più remote: “Ambiente idilliaco e stipendio da 175mila euro”
Il governo scozzese è alla disperata ricerca di medici di famiglia. L'ultimo autonomo che operava sulle isole di Benbecula e Uist, al largo della costa occidentale, ha restituito il suo contratto e ora garantire il servizio di assistenza sanitaria pubblica è diventato un'impresa. Per questo motivo il Nhs (National health service) ha pubblicato un annuncio per trovare almeno cinque medici disposti a lavorare in quelle che sono alcune delle zone più remote di tutto il Paese. Per attirare il maggior numero di candidati possibile, è stata alzata la fascia di retribuzione standard del 40 per cento, arrivando così a uno stipendio annuo vicino alle 150mila sterline (circa 175mila euro).
Lo stipendio più alto del 40 per cento
L'annuncio di lavoro, riportato dal quotidiano inglese The Guardian, descrive l'arcipelago delle Ebridi come "un ambiente idilliaco" dove poter esercitare la professione medica e "sfuggire alla corsa al successo". Insomma, "un'opportunità molto entusiasmante" che, però, si scontra con studi ben lontani dall'essere all'avanguardia e strumentazione insufficiente. Come se non bastasse, negli ultimi anni il costo della vita sulle isole scozzesi occidentali si è innalzato vertiginosamente, facendo perdere al posto di medico di base quasi ogni attrattiva.
Per questo motivo, in seguito alle esortazioni del sindacato dei medici British Medical Association, il governo ha deciso di adottare misure speciali per provare a contrastare la grave carenza sanitaria. La normale fascia di retribuzione prevista per i medici di base è stata alzata del 40 per cento, è stato previsto un "assegno per isole lontane" annuale e la copertura di gran parte delle spese per il trasferimento. In totale, quindi, lo stipendio annuale può superare le 150mila sterline, a cui si aggiungerebbero le 10mila sterline di premio previste dopo due anni di servizio, per 40 ore di servizio settimanali e 41 giorni di ferie inclusi.
La carenza di medici di base in Scozia
L'obiettivo dichiarato è quello di trovare almeno cinque nuovi medici di base che coprirebbero Benbecula e Uist: "Dal porto peschereccio di Lochmaddy nel nord, alle scintillanti spiagge di Lochboisdale nel sud", si legge sull'annuncio, "le isole offrono un caloroso benvenuto e pullulano di vita, attività e cultura".
Secondo il sindacato dei medici, gli "stipendi così alti sono la prova di quanto grave sia diventata la crisi del reclutamento dei medici in aree difficili". La carenza di personale sanitario si sente soprattutto nelle zone più estreme del Paese ma, come riporta ancora il The Guardian, dal 2013 in tutta la Scozia i medici di base sono calati di 200 unità e gli studi dove poter esercitare la professione sono scesi del 9 per cento. Uno scenario che si aggrava ancora di più, se si pensa che nel frattempo il numero di pazienti negli ultimi dieci anni è cresciuto del 7 per cento.