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La scomparsa a 11 anni, la comunità nomade e la fuga, parla Alex Batty: “Volevo una casa e studiare”

Avrebbe mentito alla polizia per proteggere la mamma e il nonno che si trovano ancora nella comunità nomade: Alex Batty, oggi 17enne, è tornato in Gran Bretagna per restare dopo essere scomparso ormai 6 anni fa. “Mi mancava la nonna – ha spiegato -. Ho mentito per proteggere la mamma e il nonno. Nessun maltrattamento, volevo una vita diversa”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Non era stato rapito da una setta, né ha viaggiato per settimane prima di essere rintracciato dalla polizia. Alex Batty, scomparso all'età di 11 anni durante una vacanza con la mamma e il nonno, era stato portato dai due adulti in una comunità nomade. In tre hanno vissuto per anni in giro per il mondo, poi però Alex ha sentito il bisogno di tornare a casa. "Ho mentito sui dettagli della mia fuga. Volevo proteggere mia madre e mio nonno dalla polizia". Mai nessun maltrattamento, però. Al The Sun ha spiegato di essere stato felice con la mamma e con il nonno, ma di aver bisogno di altro nella vita.

Il giovane, oggi 17enne, è tornato a casa in Gran Bretagna dopo anni trascorsi in una comunità nomade. Per la prima volta da quando si è consegnato alla polizia francese, il giovane ha raccontato in un’intervista di aver maturato la decisione di allontanarsi dalla comunità intorno ai 14 o 15 anni, quando aveva iniziato ad avere i primi dubbi sulle sue condizioni di vita.

La storia di Alex Batty e della sua scomparsa

La storia di Alex Batti inizia nel 2017, quando all'età di 11 anni svanisce nel nulla dopo essere stato affidato per breve tempo dalla nonna alla madre e al nonno per una vacanza nel sud della Spagna. "Mi sono reso conto che vivere da nomade non era un bel modo di immaginare il mio futuro" ha ribadito il ragazzo, ora tornato sotto la tutela legale della nonna materna a Oldham, nel nord dell'Inghilterra. "Dovevo muovermi, niente amici e niente vita sociale. Dovevo lavorare e basta, senza studiare. Questa era la vita che avrei condotto se fossi rimasto in quella comunità".

Durante la vacanza in Spagna, il bambino era scomparso nel nulla insieme alla mamma e al nonno, con i quali aveva iniziato a viaggiare da nomade. "Le voglio bene – spiega oggi – ed è una persona fantastica, ma non è una mamma eccezionale. Era anti-governativa e no vax. Abbiamo girato ovunque, poi mi sono stancato. Negli ultimi due anni sono stato nei Pirenei, tra Spagna e Francia, poi sono scappato e sono tornato in Inghilterra per restare. Ai tabloid ha rivelato che stava camminando da solo da giorni quando è stato rintracciato vicino Tolosa. Ha confessato di aver mentito alla polizia per proteggere sua madre e suo nonno, che sarebbero in viaggio verso la Finlandia.

L'affidamento alla nonna e l'ultima vacanza con la mamma e il nonno

Il bimbo è cresciuto per anni con la nonna, alla quale era stato affidato a causa della vita non sedentaria della mamma, poi, durante una vacanza, la donna lo aveva portato via con sé, facendolo sparire dai radar. Il ragazzo è ora tornato sotto la tutela legale della nonna, residente a Oldham. "I miei dubbi sulla vita da nomade si sono acuiti particolarmente un anno fa, quando ho capito che il mio sogno di fare l'ingegnere non si sarebbe mai realizzato con questa vita. Se fossi rimasto con mia madre, la mia vita sarebbe stata per niente sedentaria, con zero amici e nessuna vita sociale".

Nel 2018, la nonna di Alex Batty aveva già rivelato i suoi sospetti sulla vita del nipote alla BBC, rivelando le sue convinzioni su una "vita segreta" di Alex in una comunità nomade con la madre e il nonno. Secondo la tutrice, Alex avrebbe potuto essere in Marocco.

La fuga dalla comunità nomade e il ritorno in Inghilterra

Un anno fa, il 17enne ha iniziato a progettare la fuga. All'inizio di dicembre è riuscito a fuggire, senza dire nulla alla madre perché consapevole che non avrebbe mai accettato il suo desiderio di tornare in Inghilterra.

"Non era aperta a nessun’altra opinione, mentre mio nonno era più flessibile" ha spiegato ancora Batty. Per nascondere la sua fuga, il 17enne ha pianificato la storia di un viaggio di quattro giorni, sperando che questo avrebbe impedito alla polizia di localizzare sua madre e suo nonno. "Ho mentito nel tentativo di proteggere mia madre e mio nonno, non volevo che li accusassero di rapimento di minore. Sono consapevole che potrebbero essere rintracciati comunque. Non mi sono perso, sapevo esattamente dove stavo andando", ha precisato.

La lettera alla madre e il viaggio verso l'Inghilterra

Prima di fuggire, Alex avrebbe lasciato una lettera alla madre. "Desidero che tu sappia che ti amo moltissimo – scriveva nella lettera – e sono grato per la vita che mi hai dato in questi anni. Non preoccuparti, sono sicuro che non ti troveranno. Io posso prendermi cura di me stesso. Non essere arrabbiata con me".

Adesso, il giovane è tornato dalla nonna e dall'altro nonno. "Quando ho potuto riabbracciarla, ho tremato – ha raccontato -. Ora voglio frequentare il college, fare gli studi di francese e informatica e recuperare il tempo perso. Ora sono felice".

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