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Covid 19

La scommessa della Svezia è andata male: niente immunità di gregge da Coronavirus

Procedono più lentamente del previsto i progressi per il raggiungimento dell’immunità di gregge in Svezia che, a differenza di altri paesi, che hanno optato per il lockdown nella lotta al Coronavirus, ha lasciato aperte quasi tutte le attività produttive. Tuttavia, solo il 14% della popolazione della regione di Stoccolma sembra aver sviluppato gli anticorpi contro il Covid-19, oltre a far registrare uno dei tassi di mortalità più alti del mondo.
A cura di Ida Artiaco
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La Svezia sta perdendo la sua scommessa di raggiungimento dell'immunità di gregge. Il paese, infatti, sembra aver compiuto meno progressi del previsto per ottenere il risultato tanto sperato nella lotta al Coronavirus, come hanno sottolineato i più importanti epidemiologi a livello nazionale, tra cui il famoso Anders Tegnell, stando a quanto riporta Bloomberg. Dopo aver lasciato scuole, negozi e ristoranti aperti durante la pandemia, in controtendenza rispetto agli altri stati europei, che invece hanno optato per lockdown di mesi, i tassi di contagio in Svezia sono molto più alti che in qualsiasi altra parte del Nord Europa, mentre il suo tasso di mortalità è tra i peggiori al mondo. "Le tendenze nell'immunità sono state sorprendentemente lente, ed è difficile spiegare perché sia così", ha aggiunto Tegnell.

Intervenendo ai microfoni di una radio locale, l'esperto ha spiegato che è importante ricordare "che c'è un ritardo in tutte queste misurazioni". L'analisi su 50mila test condotti da Werlabs AB, una società privata, mostra che solo il 14% delle persone testate nelle ultime sei settimane nella regione di Stoccolma ha sviluppato anticorpi Covid-19. Percentuale bassissima, se si paragona con quanto successo a Bergamo, epicentro dell'emergenza Coornavirus in Italia, tra i paesi più colpiti al mondo, dove il 57% aveva sviluppato anticorpi alla malattia da Sars-Cov-2. In Svezia, ha sottolineato Tegnell, "il numero di casi immuni al virus tuttavia oggi è molto più vicino alle nostre previsioni rispetto a prima. Il 14% dei soggetti analizzati è un risultato che ormai è vecchio di due o tre settimane, il che significa che i livelli di immunità sono più alti oggi".

L'approccio della Svezia alla lotta contro Covid-19 è stato tra i più controversi al mondo. A differenza del resto della Scandinavia, dove i governi hanno rapidamente imposto rigidi blocchi, il governo di Stoccolma ha consigliato ai suoi cittadini di osservare le regole di distanziamento sociale, ma ha lasciato aperta la maggior parte delle attività economiche. Tuttavia, nessuno poteva immaginare che proprio qui si sarebbe registrato uno dei più alti tassi di mortalità del mondo, con circa cinquemila vittime all'attivo, scatenando un forte contraccolpo a livello economico mentre un recente sondaggio ha suggerito che la maggior parte degli svedesi ha perso la fiducia nella strategia del proprio paese per combattere il virus. Tegnell e il Primo Ministro Stefan Lofven hanno insistito sul fatto che l'approccio svedese è quello giusto, perché si basa sul presupposto che Covid-19 sarà in circolazione per molto tempo, il che significa che i blocchi a breve termine alla fine non aiuteranno, e che i governi dovranno trovare modelli più sostenibili per vivere con il virus. Mercoledì scorso, i membri del parlamento hanno osservato un minuto di silenzio per i morti Covid. "Questo momento è per tutti coloro che hanno perso il lavoro, la salute, la vita", ha affermato lo speaker Andreas Norlen. “Il parlamento è in lutto. La Svezia è in lutto".

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