La Russia ridimensiona piani per guerra in Ucraina. “Si concentrerà su territori già conquistati”
Il Cremlino avrebbe ridimensionato i piani per un'ulteriore offensiva in Ucraina in primavera e si concentrerà sulla difesa dei territori già conquistati in questo anno di guerra in previsione di una eventuale controffensiva delle forze di Kiev che dovrebbe concretizzarsi a breve.
A riportarlo è l'autorevole agenzia Bloomberg che cita alcuni fonti, secondo le quali la decisione sarebbe stata presa alla luce degli scarsi progressi registrati finora sul campo di battaglia.
Russia vuole arruolare 400mila soldati a contratto
La Russia vuole inoltre arruolare "400.000 soldati a contratto" per rimpiazzare i morti sul campo di battaglia accusati fino ad ora, anche se gli esperti affermano che il numero non è realistico. Il reclutamento di nuovi militari rientra nel piano per incrementare la percentuale di soldati di professione rispetto a quelli di leva, già annunciato da Putin e dal ministero della Difesa, scrive il sito Ura.Ru, citato dalla stessa Radio Svoboda.
Secondo le fonti, il Cremlino vuole evitare un'altra mobilitazione su larga scala in vista della campagna per le elezioni presidenziali del prossimo marzo. Le autorità avrebbero già avviato una campagna per reclutare i mercenari, mentre i funzionari sul campo hanno inviato convocazioni a potenziali volontari puntando soprattutto su veterani e residenti rurali.
“Mosca e Kiev hanno fatto esecuzioni sommarie prigionieri”
Nel frattempo le Nazioni Unite hanno condannato l’esecuzione di prigionieri da parte di entrambi gli eserciti.
"Siamo profondamente preoccupati per l'esecuzione sommaria di 25 prigionieri di guerra russi e persone fuori combattimento da parte delle forze armate ucraine, che abbiamo documentato. Ciò è stato spesso perpetrato subito dopo la cattura sul campo di battaglia. Pur essendo consapevoli delle continue indagini da parte delle autorità ucraine su cinque casi che coinvolgono 22 vittime, non siamo a conoscenza di alcun procedimento giudiziario contro gli autori". A dirlo è Matilda Bogner, capo della missione di monitoraggio dei diritti umani in Ucraina dell'Onu.