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La Russia minaccia di tagliare il gas all’Ucraina

Il premier russo Dmitri Medvedev ha chiesto all’ad del colosso energetico Gazprom di introdurre il pagamento anticipato per le forniture a Kiev da domani e ha aggiunto: “Hanno il denaro per pagare”.
A cura di B. C.
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La Russia ha minacciato di tagliare il gas all'Ucraina a partire dal 3 giugno, se come richiesto Kiev non salderà  il suo debito pregresso – che ammonta a 3,5 miliardi di dollari – e pagherà in anticipo le forniture. Una mossa che avrebbe conseguenze disastrose per i suoi clienti europei, visto che diversi gasdotti diretti verso l'Ue attraversano l'Ucraina. Il premier russo Dmitri Medvedev avrebbe chiesto all'ad di Gazprom Alexiei Miller di "introdurre il pagamento anticipato del gas" per l'Ucraina "da domani". Lo riporta l'agenzia Interfax. Secondo Medvedev, Kiev "ha il denaro" per pagare il gas russo e per questo ha chiesto a Bruxelles di fare pressione sui "loro amici" ucraini, affinché saldino il debito per le forniture.

Da parte sua, il governo di Kiev ha fatto sapere che nel bilancio annuale sono stanziati 2,16 miliardi di dollari per pagare "immediatamente" il gas, ma solo se, "i russi manterranno il costo a 268,50 dollari (per mille metri cubi)", il prezzo mantenuto fino alla caduta dell'ex presidente filo-russo Viktor Yanukovich, portato dal 31 marzo a 485 dollari. Nel frattempo, nel Paese torna la tensione dopo il referendum per l'indipendenza nell'est dell'Ucraina che ha visto un plebiscitario successo del sì, per quanto non abbia alcun riconoscimento dalla comunità internazionale, come ha ribadito domenica sera anche la portavoce del capo della diplomazia europea Catherine Ashtom e che il presidente francese Francois Hollande ha bollato come "nullo e non valido". Un voto che per Kiev è una "farsa criminale ispirata, organizzata e finanziata dal Cremlino", come ha denunciato il ministero degli esteri.

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