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Guerra in Ucraina

La Russia invade l’Ucraina: Putin ha dato l’ordine d’attacco, missili su Kiev

In un discorso alle 4 del mattino ore italiane, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un’operazione militare speciale per “demilitarizzare e denazificare” l’Ucraina. L’invasione è iniziata immediatamente dopo.
A cura di Redazione
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L’esercito russo ha iniziato un’operazione su larga scala in territorio ucraino su ordine di Vladimir Putin, che in un discorso televisivo alle 4 del mattino ora italiana ha annunciato un’operazione militare speciale per difendere le province separatiste del Donbass. Poche decine di minuti dopo, sono state sentite le prime esplosioni a Kiev e in altre città del Paese, da Kharkiv, la seconda città del Paese, ai porti strategici di Mariupol e Odessa. Stando a quanto riferisce la Cnn, meno di un ora dopo dell'annuncio di Putin una colonna di veicoli militari russi è entrata in Ucraina da un valico di frontiera con la Bielorussia. Movimenti di truppe di terra sono segnalati anche dalla Crimea. 

Cosa ha detto Putin

Nel suo discorso, Vladimir Putin ha detto che “le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk hanno chiesto aiuto alla Russia” e che  per questo “ho deciso di condurre uno speciale operazione militare”, il cui scopo “è proteggere le persone che da otto anni sono vittime di intimidazioni e genocidi da parte del regime di Kiev”. Per questo – ha aggiunto Putin – ci adopereremo per smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, nonché per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa”.

Putin ha poi aggiunto che i suoi piani “non includono l'occupazione dei territori ucraini”. Rivolgendosi poi alla popolazione ucraina, Putin ha invitato a “ deporre le armi e tornare a casa” e che “tutta la responsabilità di un eventuale bagno di sangue ricadrà interamente sulla coscienza del regime che governa il territorio ucraino”. Da brividi la minaccia finale: “A coloro che vorrebbero lasciarsi tentare da questi eventi: chiunque intenda ostacolarci o minacciare il nostro Paese e il nostro popolo deve sapere che la risposta russa sarà immediata e avrà conseguenze mai viste nella sua storia”.

Le conferme dall’Ucraina

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha immediatamente confermato l'invasione: “Putin ha appena lanciato un'invasione su vasta scala dell'Ucraina. Le pacifiche città ucraine sono sotto attacco. È un assalto. L'Ucraina difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin. È tempo di agire”.

Il presidente ucraino Zelensky ha parlato alla nazione attorno alle 6 del mattino, confermando che la Russia ha effettuato attacchi missilistici sulle infrastrutture dell'Ucraina e sulle guardie di frontiera ucraine con esplosioni in molte città del Paese. Ha aggiunto di aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e di aver detto agli ucraini di restare a casa e di mantenere la calma: “L'esercito funziona. Sarò con voi tutto il tempo. Siate forti. Vinceremo perché siamo l'Ucraina. Gloria all'Ucraina". Il governo ha successivamente invitato la popolazione a restare a casa, e non andare al lavoro, né a scuola e ha introdotto la legge marziale. 

Le parole di Biden

Il presidente americano Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione poco dopo l'inizio delle operazioni militari russe: "Il presidente Zelensky mi ha chiamato stasera e abbiamo appena finito di parlare. Ho condannato questo improvocato e ingiustificato attacco delle forze militari russe. L'ho informato dei passi che stiamo prendendo per condannare l'azione a livello internazionale, incluso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".

Le reazioni di Onu e Nato

L'annuncio dell'invasione da parte di Putin è arrivato proprio mentre era riunito il Consiglio di sicurezza dell'Onu sul tema della crisi tra Ucraina e Russia. In questo contesto si è segnalato un acceso scambio di battute tra l'ambasciatore ucraino Sergiy Kyslytsya e il suo omologo russo Vassily Nebenzia, con il primo ha immediatamente invitato la Russia e l'Onu a fermare la guerra, sentendosi rispondere che “Non è una guerra, è un'operazione militare”.

La Nato invece ha parlato per bocca del suo segretario generale, Jens Stoltenberg, che ha condannato fermamente “l'attacco sconsiderato e non provocato della Russia all'Ucraina, che mette in pericolo innumerevoli vite civili”. Gli Alleati della Nato, ha aggiunto, “si uniranno per affrontare le conseguenze delle azioni aggressive della Russia. Stiamo con il popolo ucraino in questo momento terribile. La Nato farà tutto il necessario per proteggere e difendere tutti gli alleati”. 

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