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La Russia ha preparato la sua Marina ad attacchi nucleari contro l’Europa. Lo rivela il Financial Times

Colpire l’Occidente con missili a testata nucleare. In una trentina di file (risalenti al periodo che va dal 2008 al 2014) sono dettagliati i piani coi quali Mosca valuta la possibilità di un confronto militare con la Nato. A visionarli è stato il prestigioso quotidiano economico.
A cura di Biagio Chiariello
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La Marina russa si è preparata a colpire l'Europa con missili a testata nucleare in un potenziale conflitto con la Nato. A rivelarlo è il Financial Times, citando documenti segreti di cui ha preso visione. Ancora prima dell'invasione dell'Ucraina del febbraio 2022, Mosca avrebbe dunque addestrato i propri soldati per un eventuale attacco all'Occidente.

Nello specifico sarebbero stati presi di mira obiettivi come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito, riporta il quotidiano economico, spiegando che le mappe “realizzate a scopo espositivo più che per uso operativo, illustrano 32 obiettivi Nato in Europa per le flotte navali russe”.

Le ultime rivelazioni, evidenzia il FT, "mostrano come la Russia immaginasse un conflitto con l'Occidente che si estendesse ben oltre la sua immediata frontiera Nato, pianificando una serie di attacchi travolgenti in tutta l'Europa occidentale". Ma anche Giappone e Sud Corea, oltre che diversi target nel Mar Nero e nel Mar Caspio, quindi Iran, Turchia, Azerbaijan, Romania e Bulgaria.

I file consultati dal quotidiano britannico risalgono al periodo che va dal 2008 al 2014 e contengono anche la simulazione di un'offensiva con armi nucleari tattiche nelle prime fasi di un conflitto con una grande potenza mondiale. Si fa anche riferimento alla possibilità di un attacco dimostrativo – facendo esplodere una bomba in un'area remota prima di un conflitto effettivo – per spaventare i Paesi occidentali.

Si fa notare, tra l’altro, come le armi nucleari sono “di norma” designate per essere utilizzate “in combinazione con altri mezzi di distruzione” per raggiungere gli obiettivi della Russia, e che sarebbe preferibile utilizzarle all’inizio del conflitto.

Nei documenti trapela inoltre come la Russia abbia "mantenuto la capacità di trasportare armi nucleari tattiche su navi di superficie", inclusi "missili antisommergibile con testate nucleari installati su navi di superficie e sottomarini" e "missili antiaerei guidati da navi e da terra con testate nucleari per sconfiggere i gruppi di difesa aerea nemici".

Il Financial Times evidenzia infine come gli esperti che hanno esaminato i file abbiano confermato la "coerenza" nella valutazione della minaccia nei confronti della Nato, sottolineando che "la capacità della Russia di colpire in tutta Europa implica che obiettivi in tutto il continente sarebbero a rischio non appena il suo esercito si dovesse scontrare con le forze della Nato in Paesi in prima linea come i Baltici e la Polonia".

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