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Guerra in Ucraina

La Russia ha interrotto le forniture di gas all’Europa tramite l’Ucraina, Zelensky: “2025 il nostro anno”

Lo stop al gas russo dalle 6 di oggi come comunicato dall’azienda energetica russa Gazprom con una nota ufficiale dopo il mancato rinnovo del precedente accordo con Kiev. L’Europa si dice pronta a sostenere questa mancanza di flussi attraverso altre rotte: “Impatto sarà limitato”.
A cura di Antonio Palma
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Da oggi 1 gennaio 2025 sono interrotte tutte le forniture di gas russo tramite l'Ucraina verso l'Europa. Lo ha comunicato la stessa azienda energetica russa Gazprom con un comunicato ufficiale dopo il mancato rinnovo del precedente accordo con Kiev siglato nel 2019 e scaduto alla mezzanotte. "Le forniture di gas russo tramite l'Ucraina si sono interrotte alle 8 ora di Mosca" ha dichiarato stamattina Gazprom scaricando l'intera colpa sul governo di Kiev che da tempo aveva annunciato l'intenzione di non rinnovare il patto dopo l'invasione russa e la guerra.

L'accordo con la società ucraina Naftogaz prevedeva il transito di 40 miliardi di metri cubi di gas russo all'anno attraverso l'Ucraina. "Dato che Kiev ha ripetutamente e chiaramente rifiutato di estendere gli accordi in tal senso, abbiamo perso in data odierna la capacità tecnica e legale di far transitare il gas attraverso l'Ucraina ha spiegato Gazprom.

L'Ue: "Impatto sarà limitato"

L'Europa dal suo canto si dice pronta a sostenere questa mancanza di flussi attraverso altre rotte alternative. "L'impatto sulla sicurezza dell'approvvigionamento dell'Ue sarà limitato", ha sottolineato infatti una portavoce della Commissione europea, spiegando che l'infrastruttura europea è sufficientemente flessibile per garantire forniture di gas non russo. La mancata fornitura di gas russo però ha già messo in fibrillazione alcuni Paesi come la Slovacchia secondo la quale il costo per l'Unione Europea potrebbe raggiungere i 120 miliardi di euro nel 2025-2026 a causa dei prezzi del gas più alti.

Le tensioni in Europa per il gas russo

Il primo ministro slovacco Robert Fico ha espresso interesse per nuove forniture di gas russo nella sua visita in Russia, mentre il presidente russo Putin ha sottolineato la possibilità di contratti con terze parti, in particolare con società turche, ungheresi, slovacche e azere.

"So che sia il popolo ungherese che quello slovacco sono con noi, con l'Ucraina, con gli ucraini, dalla parte della verità. Anche le autorità di questi Paesi devono ammettere la verità. Non c'è bisogno di aver paura che l'Ucraina entri in Europa. Dobbiamo fare di tutto per garantire che non ci sia la Russia in Europa. I suoi carri armati, i suoi missili e il male che certamente porterà avanti se l'Ucraina non resisterà", ha dichiarato però  il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvertendo:  "Se oggi la Russia ti stringe la mano, ciò non significa che domani non inizierà a ucciderti con la stessa mano. Perché i russi hanno paura della libertà, qualcosa con cui non hanno familiarità".

Zelensky: "Che il 2025 sia l'anno dell'Ucraina"

"Che il 2025 sia il nostro anno. L'anno dell'Ucraina. Sappiamo che la pace non ci verrà data come un regalo. Ma faremo di tutto per fermare la Russia e porre fine alla guerra. Questo è ciò che ognuno di noi desidera. Dietro tutti noi c'è la Madre Ucraina. E merita di vivere in pace. Lo auguro a tutti noi. E come Presidente dell'Ucraina, nonché cittadino, farò di tutto per ottenerlo nel prossimo anno. Sapendo che non sarò solo. So che siete spalla a spalla con me: milioni di ucraini. Forti. Liberi. Belli. Indipendenti" ha affermato il presidente ucraino nel suo discorso di fine anno.

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