La Russia è pronta a colpire i caccia F-16 promessi all’Ucraina anche negli aeroporti Nato
Se l'Ucraina utilizzasse aerei da guerra F-16 contro la Russia, le forze di Mosca non esiterebbero a colpirli anche se si trovassero in aeroporti Nato. È quanto ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Tass.
Il numero uno del Cremlino ha però voluto precisare che la Russia non ha intenzione di combattere contro nessuno dei membri dell'Allenza Atlantica, affermando che "questa è solo una sciocchezza, la differenza nella spesa militare è grande". Lo riporta Ria Novosti. Putin ha quindi sottolineato che "nel 2022 gli Stati Uniti hanno speso 811 miliardi di dollari per le spese militari, mentre la Russia ha speso 72 miliardi".
Le affermazioni sentite in Occidente sui presunti piani della Russia di attaccare l'Europa dopo l'Ucraina sono sciocchezze volte a intimidire le popolazioni dei Paesi europei", ha aggiunto Putin.
Concetto che ha in parte ribadito in un incontro con i piloti dell'aeronautica militare russa nella regione occidentale di Tver: "Per quanto riguarda l'accusa secondo cui stiamo progettando di invadere l'Europa dopo l'Ucraina, si tratta di una totale assurdità intesa esclusivamente a intimidire la popolazione per farle pagare più soldi", ha detto Putin.
Nella notte pioggia di missili e droni sull'Ucraina, anche a Zaporizhzhia
Intanto l'esercito russo durante la notte scorsa ha lanciato una raffica di missili e droni sull'Ucraina, quasi tutti abbattuti dalle difese aeree del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, sottolineando comunque che i razzi russi – cinque in tutto – sono riusciti ad evadere i sistemi difensivi.
Per la precisione la Russia ha lanciato un totale di 28 droni kamikaze del tipo Shahed-136/131 dalla regione di Kursk e da Capo Chauda nella Crimea annessa, 26 dei quali sono stati intercettati e abbattuti sulle regioni di Odessa, Kharkiv, Dnipropetrovsk. Nella notte sono stati lanciati anche tre missili da crociera Kh-22, un missile anti-radar Kh-31P (del Mar Nero) e un missile antiaereo S-300.
Un altro raid con droni è avvenuto sempre durante la notte a Zaporizhzhia. Lo riporta il capo dell'amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, sottolineando come nell'attacco sono state centrato alcune abitazioni e due donne sono rimaste ferite. Lo riporta Ukrainska pravda. Sugli attacchi alla centrale di Zaporizhzhia, Fabrizio Trenta, responsabile della sezione “Centrali nucleari e protezione fisica” dell’ISIN, ha assicurato a Fanpage.it che non dovrebbero esserci rischi per l'Italia.