La Russia dice che sono stati fatti “alcuni progressi” nei negoziati con l’Ucraina
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I negoziati dei giorni scorsi tra Russia e Ucraina potrebbero portare a un accordo. A dirlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta la Tass. La guerra – intanto – continua, mentre già si parla di un quarto round di negoziati. Ieri Zelensky ha aperto al compromesso su Donbass e Crimea, ma per ora tutto ciò che hanno prodotto i tre incontri precedenti è stato un accordo sui corridoi umanitari. La capitale, Kiev, resta sotto scacco. "Ci sono stati alcuni progressi" nelle negoziazioni destinati a "mettere fine il prima possibile allo spargimento di sangue insensato e alla resistenza delle forze armate ucraine", ha detto Zakharova in conferenza stampa.
Questo non significa che la fine sia imminente, né che ci si possa fidare di ciò che dicono i russi. Ma che le trattative stiano andando avanti non è un mistero. Domani ci sarà un incontro dal vivo in Turchia tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, e non è un appuntamento da sottovalutare. Intanto, da Mosca, arriva anche un altro messaggio: "La Russia non vuole rovesciare il governo ucraino o distruggere la sovranità del Paese – ha detto ancora Zakharova – ma cerca di proteggere le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, nonché eliminare le minacce militari per la Russia". Insomma, "non c'è alcuna intenzione di occupare l'Ucraina". Secondo Mosca, tra l'altro, 140mila ucraini sarebbero fuggiti in Russia.
![Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2022/03/Maria-Zakharova.jpg)
Il rischio di incidenti nucleari, per la Russia, non esiste: "Avendo una industria nucleare sviluppata, la Russia è pienamente consapevole dei potenziali rischi alle infrastrutture nucleari e sta facendo il massimo per assicurare l'adeguata sicurezza degli impianti nucleari dell'Ucraina – ha spiegato Zakharova – le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di alcune centrali ucraine esclusivamente per evitare che i nazionalisti ucraini e altre formazioni terroristiche, così come mercenari stranieri, potessero avvantaggiarsi della situazione creatasi nel Paese per organizzare provocazioni nucleari, e questi rischi esistono davvero".