La Russia dice che sono stati fatti “alcuni progressi” nei negoziati con l’Ucraina
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I negoziati dei giorni scorsi tra Russia e Ucraina potrebbero portare a un accordo. A dirlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta la Tass. La guerra – intanto – continua, mentre già si parla di un quarto round di negoziati. Ieri Zelensky ha aperto al compromesso su Donbass e Crimea, ma per ora tutto ciò che hanno prodotto i tre incontri precedenti è stato un accordo sui corridoi umanitari. La capitale, Kiev, resta sotto scacco. "Ci sono stati alcuni progressi" nelle negoziazioni destinati a "mettere fine il prima possibile allo spargimento di sangue insensato e alla resistenza delle forze armate ucraine", ha detto Zakharova in conferenza stampa.
Questo non significa che la fine sia imminente, né che ci si possa fidare di ciò che dicono i russi. Ma che le trattative stiano andando avanti non è un mistero. Domani ci sarà un incontro dal vivo in Turchia tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, e non è un appuntamento da sottovalutare. Intanto, da Mosca, arriva anche un altro messaggio: "La Russia non vuole rovesciare il governo ucraino o distruggere la sovranità del Paese – ha detto ancora Zakharova – ma cerca di proteggere le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, nonché eliminare le minacce militari per la Russia". Insomma, "non c'è alcuna intenzione di occupare l'Ucraina". Secondo Mosca, tra l'altro, 140mila ucraini sarebbero fuggiti in Russia.

Il rischio di incidenti nucleari, per la Russia, non esiste: "Avendo una industria nucleare sviluppata, la Russia è pienamente consapevole dei potenziali rischi alle infrastrutture nucleari e sta facendo il massimo per assicurare l'adeguata sicurezza degli impianti nucleari dell'Ucraina – ha spiegato Zakharova – le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di alcune centrali ucraine esclusivamente per evitare che i nazionalisti ucraini e altre formazioni terroristiche, così come mercenari stranieri, potessero avvantaggiarsi della situazione creatasi nel Paese per organizzare provocazioni nucleari, e questi rischi esistono davvero".