La Russia dice che non userà armi nucleari tattiche
Nessun arma nucleare tattica. La Russia, almeno per il momento, assicura di non voler ricorrere alle armi più distruttive e lo fa per bocca dell'ambasciatore di Mosca nel Regno Unito, Andrei Kelin, in un'intervista alla Bbc. Il diplomatico ha spiegato che, secondo le regole militari russe, questo tipo di armi non vengono utilizzate in conflitti così e il Paese ha disposizioni molto rigide per il loro utilizzo.
Eppure quando Vladimir Putin ha messo le sue forze nucleari in massima allerta a fine febbraio, subito dopo l'inizio dell'invasione, la mossa era stata percepita come un avvertimento. Per armi nucleari tattiche si intendono quelle che possono essere utilizzate a distanze relativamente brevi, al contrario delle armi nucleari "strategiche", che possono essere lanciate su distanze più lunghe. Il termine include molti tipi di armi, comprese bombe più piccole e missili. Si pensa che ad oggi la Russia abbia circa 2mila armi nucleari tattiche.
Durante l'intervista, poi, l'ambasciatore ha negato che le forze russe abbiano bombardando i civili e ha affermato che le accuse di crimini di guerra nella città di Bucha sono "un'invenzione per interrompere i negoziati". Alla domanda: "Perché la Russia sta portando avanti questa guerra in questo modo, commettendo crimini di guerra?", Il signor Kelin ha risposto: "Il sindaco di Bucha nella sua dichiarazione iniziale aveva confermato che le truppe russe se ne erano andate, che tutto era pulito e calmo, la città in uno stato normale".
Non è la prima volta che esponenti istituzionali russi dicono una cosa del genere. Lo aveva fatto in precedenza il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ma le sue affermazioni sono state contraddette da diversi resoconti di testimoni oculari. Anche le immagini satellitari sembrano contraddire direttamente la posizione di Mosca, mostrando i corpi che giacevano per strada quasi due settimane prima che i russi lasciassero la città.