La Russia avanza ancora nel Donbass e conquista la città di Selydove. Kiev arruola altri 160mila uomini
L'Ucraina sta pianificando l'arruolamento di altri 160mila soldati nel suo esercito. L'annuncio è stato dato ieri e arriva in concomitanza con una delle fasi più delicate della guerra per Kiev: le truppe russe infatti da settimane stanno continuando ad avanzare piuttosto rapidamente nella regione orientale di Donetsk ed hanno preso il controllo nelle scorse ore della città mineraria di Selydove. Intanto a Kiev e in Occidente è cresciuta la preoccupazione per la cooperazione militare della Corea del Nord con la Russia, circostanza che non è stata smentita né dal Cremlino né da Pyongyang. Il Pentagono ha affermato che un "piccolo numero" di truppe del Paese asiatico è stato dispiegato nella regione russa di Kursk, dove le forze ucraine hanno lanciato ad agosto un'incursione.
Negli ultimi mesi l'Ucraina ha dovuto far fronte a una carenza di personale sempre più grave; ieri il Segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale dell'Ucraina Oleksandr Lytvynenko ha detto al Parlamento che l'esercito ha in programma di reclutare altri 160mila uomini. Una fonte ha confermato a France Press che il reclutamento avrà luogo nell'arco dei prossimi tre mesi.
Ripresi negoziati tra Ucraina e Russia per fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche.
In questo quadro tra Kiev e Mosca si sta intensificando il dialogo. Le due parti hanno avviato negoziati in via preliminare per porre fine agli attacchi contro le reciproche infrastrutture energetiche, secondo quanto riporta il britannico Financial Times (Ft), che cita fonti a conoscenza della questione. Kiev starebbe cercando di riprendere i negoziati mediati dal Qatar che si erano avvicinati ad un accordo in agosto prima di essere sospesi a seguito dall'invasione ucraina della regione russa di Kursk: "Ci sono trattative appena iniziate per riavviare potenzialmente" i negoziati, ha detto un diplomatico, aggiungendo che "ci sono ora colloqui sulle strutture energetiche". Il Cremlino ha però subito smentito: "Ora ci sono molte falsità che non hanno nulla a che fare con la realtà" e "anche le pubblicazioni più rispettabili non disdegnano queste falsità", ha detto il portavoce Dmitry Peskov.
La Russia simula un attacco nucleare
Intanto la Russia ha tenuto ieri un'esercitazione per simulare un "massiccio attacco nucleare" in risposta a un primo attacco da parte di un nemico, ha affermato il ministro della Difesa Andrei Belousov. Il presidente Vladimir Putin ha dato il via all'esercitazione in un momento molto delicato del conflitto in Ucraina. L'esercitazione, che secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov è un evento regolare e pianificato, ha comportato il lancio di missili balistici e da crociera.
Nell'ambito dell'esercitazione, un missile balistico intercontinentale Yars è stato lanciato dal cosmodromo di Plesetsk, nel nord-ovest della Russia, fino al campo di prova di Kura in Kamchatka, nell'estremo oriente, ha detto il ministero della Difesa.
Missili balistici Sineva e Bulava sono stati lanciati da sottomarini nei mari di Barents e Okhotsk. I bombardieri strategici Tu-95MS, in grado di trasportare armi nucleari, hanno lanciato missili da crociera.Tutti i missili hanno raggiunto i loro obiettivi, ha detto il ministero della Difesa.