La rivolta dei consiglieri russi contro Putin: “Chiediamo le dimissioni del presidente-zar”
Le azioni del presidente russo Vladimir Putin sono dannose per il futuro della Russia e dei suoi cittadini, per questo ne chiediamo le dimissioni. Recita così il documento firmato da alcuni deputati municipali russi che hanno lanciato una petizione per chiedere le dimissioni del leader di Mosca trovando l'appoggio di 70 deputati da 35 distretti diversi.
Ksenia Thorstrom, rappresentante del municipio di Semenovsky, a San Pietroburgo, firmataria e promulgatrice (anche via social) della petizione, spiega che l'azione dei piccoli consiglieri, in un momento in cui i parlamentari russi restano immobili e muti dinanzi alle azioni di Putin, sono fondamentali: “Abbiamo cercato di scrivere un testo che mettesse d'accordo non solo le anime liberali e democratiche di questo Paese – spiega Thorstrom – ma anche i sostenitori di Putin delusi. Ce ne sono”.
Secondo la deputata russa che ora vive in Finlandia e che per questo si dice al sicuro da eventuali ritorsioni delle autorità russa non è escluso che molti russi possano firmare la petizione visto che l'immagine di Putin è fortemente in bilico: “Ai putiniani piacciono gli uomini forti, quelli che vincono – spiega Thorstrom – la controffensiva di Zelensky degli ultimi tempi sta rendendo sempre più debole l'immagine del presidente. Tutti hanno visto che alla fine non ha preso Kiev come prometteva: Putin era rispettato perché si mostrava come un duro, vedere le sue fragilità non piace ad alcuni dei suoi e questo può diventare un motivo per voltargli le spalle”.
Secondo la deputata ci sono ancora tanti cittadini russi che si affidano completamente alle scelte del governo: “Credono sul serio che la Russia sia minacciata dagli occidentali e che l'Ucraina sia piena di nazisti – spiega – proprio come racconta la tv. Ma c'è una grande parte della popolazione che è contro Putin ma ha paura di opporsi e di fare una brutta fine”.