La rivincita dei Navajo: dagli Usa maxi risarcimento di 554 milioni di dollari
Dopo decenni di lotta tra tribunali e campagne mediatiche è arrivata finalmente la rivincita dei Navajo contro il governo degli Stati Uniti. Washington infatti pagherà un maxi risarcimento alla famosa comunità di pellerossa pari a 554 milioni di dollari. Si tratta del risarcimento più consistente di sempre ottenuto da una tribù indiana dall'amministrazione di Washington. Il contenzioso, andato avanti per oltre 50 anni, vedeva imputato il governo federale americano per sfruttamento con l'accusa di aver gestito malissimo fondi, proprietà e risorse naturali della tribù dei nativi americani. Secondo l'accusa infatti l’amministrazione Usa non avrebbe agito nell’interesse dei Navajo, che rappresenta una delle comunità più importanti di pellerossa con oltre 300mila membri che vivono sparsi tra le riserve in Arizona, New Mexico e Utah. I Navajo hanno sempre sostenuto che Washington abbia mal gestito i terreni e le risorse naturali esistenti nelle riserve abitate dalla tribù e sfruttate per attività agricole ed estrattive. In particolare gran parte dei proventi sarebbero finiti all'amministrazione centrale lasciando ben poco ai nativi.
Festeggiamenti nel quartier generale della Navajo Nation
Alla fine si è giunti ad un accordo che metterà fine alla serie di cause e sfide legali intentate dai nativi contro il governo americano. L’annuncio ufficiale del patto avverrà oggi nel quartier generale della Nazione Navajo di Window Rock, in Arizona. "Abbiamo lavorato molto per raggiungere questa risoluzione e dopo un lungo processo sono soddisfatto della giusta ricompensa" ha spiegato Ben Shelly presidente della "Navajo Nation". Commenti positivi per la fine della diatriba anche da parte dell'amministrazione Obama: “Questa risoluzione storica pone fine a una disputa lunghissima e pesante e dimostra il fermo impegno del dipartimento nel voler rafforzare la nostra collaborazione con le realtà tribali”.