La rivelazione di Amanda Knox: “In carcere sesso lesbo tra detenute, io ho rifiutato”
"Molte donne, anche etero, si rivolgono a persone dello stesso sesso per avere rapporti intimi durante la detenzione in carcere ma io ho rifiutato", lo ha rivelato Amanda Knox, la studentessa statunitense condannata per due volte in Italia per l'omicidio della sua coinquilina inglese Meredith Kercher quando era a Perugia e poi definitivamente assolta in Cassazione nel 2015. Amanda ha rivelato che anche lei si era legata in un'amicizia molto intima con un'altra detenuta, chiamata Leny e definita una piccola spacciatrice di droga, ma che il loro rapporto non sarebbe mai sfociato in atti sessuali.
Il loro rapporto si sarebbe consolidato nei quattro anni di detenzione di Amanda ma ad un certo punto Leny sarebbe andata oltre e avrebbe provato a sedurla ottenendo però la reazione contraria. Durante l'ora d'aria la ragazza avrebbe provato addirittura a baciarla, per questo Amanda avrebbe interrotto ogni rapporto. Stando sempre al racconto della 26enne americana, la loro relazione di amicizia sarebbe nata per la solitudine a cui lei era sottoposta in carcere, anche se la sua famiglia passava spesso per le visite. Knox dice che si sentiva sola e che la sua nuova conoscente si sarebbe presentata in maniera amichevole offrendo la sua compagnia senza chiedere nulla in cambio, almeno non in un primo momento.
La coppia avrebbe presto formato un legame. "Stavamo tutto il tempo dell'ora d'aria insieme. Mi disse che era lesbica e io le dissi che era ok" ha spiegato Amanda. La loro amicizia nascente però avrebbe subito un duro colpo quando Leny avrebbe cercato di andare oltre. "Posso fare cose che nessun uomo può fare" le avrebbe detto tentando infine di baciarla. "Strinsi i denti e accennai un mezzo sorriso, in bilico tra l'imbarazzo e la rabbia" ha rivelato la ragazza Usa spiegando che dopo quell'incontro ha chiesto alla ragazza di rispettare i limiti che avevano fissato come amici.