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La Repubblica Democratica del Congo ha dichiarato finita l’epidemia di Ebola

L’epidemia di Ebola scoppiata ad ottobre nella provincia del Nord Kivu della Repubblica Democratica del Congo è stata dichiarata oggi superata. Un ruolo determinante è stato giocato dal vaccino.
A cura di Davide Falcioni
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Mentre il mondo intero è alle prese con la pandemia di coronavirus una buona notizia sul fronte sanitario arriva dall'Africa: l'epidemia di Ebola scoppiata ad ottobre nella provincia del Nord Kivu della Repubblica Democratica del Congo – la seconda del 2021 – è stata dichiarata oggi superata. Ad annunciarlo sono state oggi le autorità sanitarie nazionali dopo che, per 42 giorni consecutivi, non sono state segnalate nuove infezioni. Complessivamente dall'8 ottobre sono stati registrati 8 contagi, e 6 hanno avuto come esito il decesso del paziente. Anche per questo focolaio dell'epidemia di Ebola un ruolo determinante è stato giocato dai vaccini: oltre 1.800 congolesi già dal quinto giorno dopo la scoperta del primo caso sono stati vaccinati con il vaccino Ervebo recentemente autorizzato per uso compassionevole. "Una più forte sorveglianza delle malattie, l'impegno della comunità, la vaccinazione mirata e una risposta tempestiva stanno rendendo più efficace il contenimento dell'Ebola nella regione", ha dichiarato il dottor Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Africa. "Durante questa epidemia, la Repubblica Democratica del Congo è stata in grado di limitare le infezioni diffuse e salvare vite umane". Determinante si è rivelata l'esperienza maturata nelle epidemie di Ebola degli anni scorsi: dopo la scoperta del primo caso nella città di Beni è stato eseguito un efficace tracciamento dei contatti e una campagna vaccinale di successo.

Il precedente: l'epidemia di Ebola del 2014-2016

Il rischio concreto era che l'epidemia sfuggisse al controllo come avvenuto nel 2014 quando dalla Guinea il virus riuscì rapidamente a diffondersi in Liberia, Sierra Leone e, con un’estensione contenuta, in Nigeria, Senegal e Mali. Il numero dei contagi aumentò esponenzialmente rendendo ancora più complicata la ricostruzione dei contatti, e quello che all’inizio sembrava un problema locale si trasformò in una crisi umanitaria internazionale. L’epidemia si protrasse infatti per quasi due anni causando più di 11mila morti ufficiali.

Cos'è il virus Ebola: mortalità tra il 25 e il 90%

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Come spiega l'Ong Medici Senza Frontiere "la malattia del virus Ebola è una febbre emorragica molto grave e spesso fatale nell’uomo. Tra i cinque diversi sottotipi del virus: Zaire, Sudan, Ivory Coast, Bundibugyo e Reston, solo i primi quattro sono patogeni per l’uomo e negli anni hanno provocato epidemie in diversi paesi africani, con tasso di mortalità variabile dal 25% al 90%". Per avere un metro di paragone il tasso di letalità del Covid, secondo l'Istituto Superiore della Sanità, è stato del 2,4% durante la seconda ondata. Nella prima fase del contagio da Ebola i sintomi sono aspecifici, rendendo la diagnosi molto complessa. La malattia è spesso caratterizzata da un improvviso accesso di febbre, astenia, dolore muscolare, cefalea e mal di gola. Seguono poi vomito, diarrea, eritemi, funzione renale ed epatica compromesse e, talvolta, fenomeni emorragici che includono sanguinamenti dal naso, vomito ematico, emorragie interne e congiuntiviti emorragiche. I sintomi possono manifestarsi da 2 a 21 giorni dopo il contatto, con un picco tra il settimo e il quattordicesimo giorno dal contatto.

Il vaccino impiegato contro Ebola

Determinante per porre fine all'epidemia di Ebola in Repubblica Democratica del Congo è stata la somministrazione di Ervebo, vaccino che ha mostrato un elevato livello di protezione. Come spiega l'EMA si tratta di un farmaco impiegato per gli adulti "di età uguale o superiore a 18 anni. Ervebo contiene un virus noto come virus della stomatite vescicolare, che è stato indebolito e modificato in modo da contenere una proteina del virus Ebola Zaire. Il virus della stomatite vescicolare ha un effetto nullo o scarso sugli esseri umani. Il vaccino contiene solamente una proteina del virus Ebola Zaire e non può causare la malattia". Ervebo è stato approvato per uso medico negli Stati Uniti nel dicembre del 2019 dopo essere stato sviluppato da scienziati del laboratorio nazionale di microbiologia della Winnipeg, Manitoba, in Canada, che fa parte della Public Health Agency of Canada. Il vaccino è stato somministrato in singola dose a oltre 1.800 persone nella provincia del Nord Kivu e si è rivelato altamente efficace e sicuro.

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