La reazione di Israele: raid aerei sulla Striscia di Gaza dopo gli attentati di Eilat
I raid di Israele
La rappresaglia del governo di Gerusalemme sulla Striscia di Gaza
Sono 14 le vittime degli attentati di Eilat e del successivo conflitto a fuoco. A perdere la vita, infatti, ci sono 7 israeliani e altrettanti palestinesi. Un bilancio funebre che, come avevano preannunciato le parole del premier Netanyahu, è cresciuto con la reazione dell'esercito israeliano. Ininterrotta, infatti, la serie di raid aerei che dal pomeriggio di ieri sta colpendo la Striscia di Gaza.
Il tragitto da Beersheba a Eilat di uno dei due bus colpiti dall'attentato di ieri:
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LE DICHIARAZIONI – Subito dopo l'attentato, le dichiarazioni delle autorità israeliane anticipano la portata della rappresaglia che comincerà di lì a poche ore. Il Ministro della difesa Barak afferma: "L'origine degli attentati terroristici odierni è Gaza. Agiremo contro di loro con tutta la forza e con determinazione", mentre il premier Netanyahu sintetizza: "Se le organizzazioni terroristiche pensano di poter danneggiare i cittadini senza una risposta, Israele allora farà pagare loro un duro prezzo". Ahmad Yusef, portavoce di Hamas, fa sapere invece che l'organizzazione palestinese non ha alcuna responsabilità negli attentati agli autobus.
LA REAZIONE – Secondo i servizi medici della zona, nei raid aerei di ieri sono morti 6 militanti del Prc (Popular Resistance Committees). In serata, invece, sono morti tre militari egiziani. Le tre guardie di frontiera, secondo quanto riportato dai servizi di sicurezza egiziani, non sarebbero stati uccisi dai palestinesi, ma da un elicottero israeliano che avrebbe colpito per errore i tre militari durante la caccia agli insorti. Poche ore dopo gli aerei di Gerusalemme avrebbero compiuto altre incursioni sulla Striscia di Gaza, ferendo – secondo fonti mediche – altre 10 persone ed uccidendo un ragazzo di 13 anni.
Questa mattina, invece, sarebbero almeno 12 i missili lanciati da Israele in ritorsione degli attentati di ieri. Uno di questi ha ferito 6 persone, esplodendo in una scuola di studi religiosi ad Ashdod, mentre altri lanci hanno compito Ashqelon, Sderot e Beer Sheva.