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La proposta del candidato di centrodestra in Germania: “Espellere migranti anche senza reati accertati”

Dopo l’attentato terroristico in Germania, il candidato Cancelliere del centrodestra, Friedrich Merz è tornato a insistere sulla questione migratoria. Per il leader della Cdu, le espulsioni dei migranti “dovrebbero essere possibili anche se non sono stati accertati reati penali”, ha dichiarato.
A cura di Giulia Casula
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Per Friedrich Merz, il leader della Cdu, la politica migratoria della Germania deve essere inasprita e "diventare decisamente più severa".

Dopo l'attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo, il candidato Cancelliere del centrodestra è tornato all'attacco sull'immigrazione. "Non siamo abbastanza decisi nel trattare con i nemici della nostra democrazia. Tolleriamo troppe persone in Germania che non vogliono integrarsi", ha affermato.

Per Merz le espulsioni "dovrebbero essere possibili anche se non sono stati accertati reati penali'‘. Nonostante il presunto responsabile dell'attentato del 20 dicembre scorso, Taleb Al Abdulmohsen, "non si adatta al profilo tipico, il principio deve essere chiaro: non vogliamo questi potenziali criminali nel nostro Paese. Il tasso di criminalità significativamente più alto tra gli stranieri è ora pubblicamente documentato in dettaglio e non può essere tollerato", ha dichiarato il leader dei cristiano-democratici tedeschi.

Ricordando che l'uomo aveva già dei precedenti, Merz ha insistito: "Perché non ci liberiamo di queste persone prima che causino gravi danni? Forse la normativa attuale non lo consente, ma allora bisogna cambiare queste leggi".

Dopo la caduta del governo guidato da Scholz, la Germania si prepara ad andare al voto il prossimo 23 febbraio. In questo momento, il Paese si trova in una fase di delicata instabilità.

Oggi il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha sciolto il Parlamento e fissato le elezioni anticipate, in seguito al crollo della coalizione formata dai socialisti della Spd, dai Verdi e dai liberali di Fdp.

Secondo i sondaggi l'Unione democratico-cristiana di Merz risulta la favorita e tra i pilastri della sua campagna elettorale spicca la stretta su migranti e richiedenti asilo. In particolare, il candidato la cancelleria ha lamentato un generale aumento della violenza, sostenendo che ci sarebbe stato anche un incremento dei crimini gravi commessi da migranti. "La criminalità straniera, significativamente più alta, è documentata. L'Islam politico è uno dei principali moventi per i crimini commessi in Germania", ha attaccato.

Merz ha già annunciato che la campagna elettorale che si apre ora sarà "molto dura". Tra i temi principali ci sono la crisi economica che ha colpito la Germania, l'immigrazione e la sicurezza interna, attorno a cui il dibattito si è riacceso dopo il recente dibattito. Un'altra questione riguarda la linea che il governo tedesco dovrà assumere rispetto alla fornitura di aiuti militari all'Ucraina.

Tuttavia, stando ai sondaggi, è probabile che la Cdu non otterrà una maggioranza forte e che dunque non potrà governare da sola. Ma le trattative per l'eventuale formazione di una coalizione si prospettano in salita.

Merz ha escluso l'ipotesi di una convergenza con l'Spd di Scholz, ma ha aperto ai Verdi. Il quadro però si complica per la presenza dell'estrema destra di Afd, con cui gli altri partiti non intendono trovare compromessi, ma che da sola potrebbe fare da ago della bilancia e tenere in scacco il parlamento tedesco.

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