La promessa della Francia di Hollande: dal 2013 sì a nozze gay
Uno degli impegni presi durante la campagna elettorale del nuovo presidente francese Francois Hollande toccava la spinosa questione dei matrimoni gay, tema estremamente attuale e affrontato, col suo carico di polemiche al seguito, anche recentemente dal presidente americano Obama. In particolare, in Francia, si parlava delle unioni tra gli omosessuali nel punto 31 del programma del presidente nel quale era previsto l’accesso al matrimonio e all’adozione per le coppie dello stesso sesso. Un punto del programma che, l’ha promesso ieri il ministro della Famiglia, Dominique Bertinotti, sarà quanto prima messo in atto. L’annuncio, fatto in un’intervista a Le Parisien nel giorno precedente al Gay Pride che si tiene a Parigi, è quello che sin dal 2013 in Francia le coppie gay potranno sposarsi e poi adottare bambini.
Il percorso non sarà semplice, la Francia deve affrontare diverse resistenze – Una promessa, dunque, che la Francia intende rispettare e mettersi così al passo di altri Paesi europei dove le unioni gay esistono già, ma non per questo – annuncia il ministro – sarà semplice realizzarla. La procedura, infatti, potrebbe richiedere diversi mesi: nelle parole del ministro Bertinotti sarà necessario prendersi il tempo di redigere il testo “e non è poco”. Poi questo dovrà ottenere il via libera del Consiglio Superiore dell’Adozione e del Consiglio di Stato prima di poter essere presentato in Parlamento. Infine, nonostante la Francia sia per la maggioranza a favore del matrimonio omosessuale, Hollande e il suo Governo dovranno affrontare comunque forti resistenze dato che il dibattito sulla parità di diritti anche per la comunità dei gay si preannuncia intenso.