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Notizie sull'incriminazione di Donald Trump

La prof Farinelli a Fanpage: “Trump cercherà di far passare l’incriminazione come persecuzione politica”

Sarà formalmente incriminato davanti al giudice nella giornata di martedì Donald Trump che arriverà quest’oggi a New York in attesa di presentarsi in Tribunale per la notifica. La Prof. Farinelli a Fanpage.it: “Sottovalutammo Capitol Hill, adesso invece siamo in allerta”
Intervista a Prof. Arianna Farinelli
scrittrice e docente di Scienze Politiche presso il Baruch College della City University of New York
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si presenterà davanti alle autorità nella giornata di martedì, ma solo per lasciare le impronte digitali. Non sarà ammanettato e andrà via pagando una cauzione. Si avvicina per Donald Trump il giorno della formalizzazione della sua incriminazione, quella per la quale aveva chiesto ai suoi elettori di scendere in strada. La tensione è alta tra grandi città che si preparano alla guerriglia ed esponenti Repubblicani che invitano i sostenitori dell'ex presidente a manifestare "in maniera pacifica".

Il tycoon arriverà a New York nel tardo pomeriggio di oggi per poi dormire in una delle Trump Towers, per lungo tempo la sua casa prima del trasferimento nella residenza di Mar-a-Lago dopo la sconfitta elettorale del 2020. Domani sarà in tribunale per la formale notifica dell'incriminazione da parte del giudice Juan Merchan.

Gli elettori si sono dati un primo appuntamento sotto la torre già oggi alle 11 del mattino americane per dare il "bentornato" al presidente americano. "Abbiamo tutti sottovalutato la folla che marciava verso il Congresso il 6 gennaio – ha dichiarato a Fanpage.it la Prof. Arianna Farinelli, scrittrice e docente di Scienze Politiche presso il Baruch College della City University of New York – e invece ci sono stati 7 morti e decine di feriti. Questa volta siamo in massima allerta e non diamo niente per scontato".

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Trump si consegnerà nella giornata di martedì secondo i suoi legali, ma non sarà ammanettato. Perché? È una scelta per evitare disordini dei suoi sostenitori?

Trump non sarà ammanettato ma prenderanno le sue impronte digitali dopo la formalizzazione dell'accusa e poi verrà rilasciato sotto cauzione. Non intende patteggiare, il suo avvocato dice che l’accusa è ridicola e che potrebbe anche non esserci un processo. Intanto però anche in Georgia si preparano ad incriminarlo.

Steve Bannon ha chiesto “proteste pacifiche”, nel caso di manifestazioni la richiesta sarà rispettata secondo lei?

Proteste pacifiche? Non saprei. Il 6 gennaio sottovalutammo tutti la folla che marciava verso il Congresso e alla fine ci furono sette morti, decine di feriti, arresti e parlamentari che hanno temuto per la loro vita. Il sindaco di New York, Eric Adams, ha allertato la polizia e qui in città siamo pronti.

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A proposito di Capitol Hill, Trump è il primo presidente ad essere incriminato, che effetti potrebbe avere questo sugli Usa e sull'ordine pubblico? bisogna temere un nuovo assalto?

L’incriminazione di un ex presidente è un unicum assoluto nella storia di questo Paese. È la prima volta in più di duecento anni che questo accade. Trump ci ha abituati a tanti colpi di scena e azioni senza precedenti: dai due impeachment, all’incitazione alla folla nell’assalto al Congresso, al tentativo di cambiare i risultati elettorali cercando di trovare 11,700 voti che gli avrebbero fatto vincere la Georgia.

Gli Stati Uniti sono una democrazia solida, ma in questo frangente nessuno sa esattamente quali saranno le conseguenze per la nostra vita democratica e quanto ancora questo processo polarizzerà l'elettorato già spaccato.

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Quali potrebbero essere invece gli effetti sulle primarie repubblicane?

Trump è ancora il front runner del partito ma Ron DeSantis, suo ex amico e pupillo e ora arci-nemico, acquista sempre più credito e popolarità tra i Repubblicani. Le primarie entreranno nel vivo all’inizio del 2024 e bisognerà vedere se Trump per allora sarà impegnato in uno o più processi (a suo carico ci sono più di 30 capi di imputazione). L'ex presidente spera di far passare questa incriminazione e quelle che arriveranno (per esempio, dal procuratore della Georgia per interferenza con le elezioni del 2020) per persecuzione politica e caccia alle streghe, un modo per inficiare le sue ambizioni per una seconda corsa presidenziale.

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L’incriminazione di Trump potrebbe rappresentare un problema per i Repubblicani o per Ron DeSantis?

Per il partito Repubblicano non cambia molto. Ha condannato l’incriminazione da parte del grand jury di Manhattan. Sia i sostenitori di Trump nel partito che i suoi oppositori hanno espresso profonda disapprovazione nei confronti del procuratore Bragg. Lo stesso è accaduto per il network televisivo Fox News che da sempre sostiene il partito e ne amplifica il messaggio. Tutti in modo unanime sostengono che l’incriminazione che verrà formalizzata martedì è un modo per azzerare le chance dell’ex presidente di ottenere un nuovo mandato.

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