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La pazienza in Afghanistan è finita: processo pubblico per l’autore della strage di Kandahar

Secondo quanto riportato dalla Cnn, il responsabile della strage di civili compiuta ieri in Afghanistan sarebbe un veterano dell’Iraq, un sergente di 35 anni con moglie e figli. Angela Merkel, a sorpresa nel Paese, esprime dubbi sul ritiro delle truppe.
A cura di Susanna Picone
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Secondo quanto riportato dalla Cnn, il responsabile della strage di civili compiuta ieri in Afghanistan sarebbe un veterano dell’Iraq, un sergente di 35 anni con moglie e figli. Angela Merkel, a sorpresa nel Paese, esprime dubbi sul ritiro delle truppe.

Un solo uomo, un sergente americano di 35 anni sposato e con due figli, sarebbe l’autore della strage di civili compiuta ieri nella provincia di Kandahar, in Afghanistan. Un massacro compiuto senza alcuna ragione che ha portato alla morte di sedici civili, soprattutto donne, vecchi e bambini e che ha scatenato la rabbia del popolo afghano, devastato da una guerra che dura ormai da dieci anni, la voglia di giustizia delle autorità e la sete di vendetta dei talebani. Sul responsabile della triste vicenda ancora si sa poco ma qualche informazione è stata rivelata dalla Cnn che ha citato una fonte militare americana che ha chiesto l’anonimato.

“La pazienza del popolo afghano è finita” – Il militare in questione sarebbe un esperto di missioni all’estero: in passato aveva prestato servizio per tre volte in Iraq e dallo scorso dicembre si trovava in Afghanistan, era assegnato al supporto delle forze speciali, Berretti verdi o Navy Seals, impegnate nella stabilizzazione di un vicino villaggio. Dopo il dolore manifestato ieri all’unisono, oggi il Parlamento afghano chiede che l’America punisca il colpevole processandolo in un procedimento pubblico davanti al popolo afghano: “La Wolesi Jirga (la Casa del Popolo) dichiara che ancora una volta gli afghani hanno finito la pazienza con le azioni arbitrarie delle forze straniere”, recita una dichiarazione della Camera bassa.

Angela Merkel: “La situazione attuale non permette di dire che possiamo ritirarci oggi” –

La preoccupazione nel Paese per l’eventualità di azioni di rappresaglia contro gli “invasori” è forte e quanto è accaduto ieri è stato commentato anche dal cancelliere tedesco Angela Merkel, giunta stamane in Afghanistan per una visita a sorpresa ai militari tedeschi a Masar i Sharif. La Merkel, analizzando la situazione, ha espresso dei dubbi sul ritiro delle truppe dal Paese: “Al momento non possiamo ritirarci da qui, ecco perché non posso nemmeno dire se riusciremo a farlo da qui al 2013/2014”. La missione dei militari nel Paese ha fatto registare alcuni progressi non tali però da consentire il ritiro delle truppe internazionali. In Afghanistan sono presenti attualmente 130000 soldati, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna, i tedeschi sono la terza forza in seno all’Isaf.

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