La pandemia ritarda anche i vaccini per le altre malattie: nel mondo 80 milioni di bambini a rischio
La pandemia di Covid-19 sta ostacolando i servizi di vaccinazione salvavita in tutto il mondo, esponendo 80 milioni di bambini al di sotto di un anno di età – sia nei Paesi ricchi che in quelli poveri – al rischio di contrarre malattie come la difterite, il morbillo e la poliomielite. È il severo avvertimento che arriva dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dall'Unicef e da Gavi Alliance in vista del vertice mondiale sui vaccini del 4 giugno, durante il quale i leader mondiali si incontreranno per discutere dei programmi di immunizzazione e mitigare l'impatto della pandemia su questi servizi. Secondo i dati raccolti, la fornitura di servizi di immunizzazione di routine è sostanzialmente ostacolata in almeno 68 Paesi e rischia appunto di colpire circa 80 milioni di bambini di età inferiore a un anno che vivono in questi Paesi.
L'allarme di MSF: "Il Covid-19 ritarda la diffusione dei vaccini contro il morbillo"
È la seconda volta nel giro di appena una settimana che viene lanciato un allarme sulle campagne di vaccinazione ostacolate dalla pandemia di coronavirus. Giovedì scorso, infatti, l'Ong Medici Senza Frontiere – impegnata anche in Italia a fornire assistenza sanitaria a migliaia di malati di sars-cov2 – ha invitato a non abbassare la guardia contro l'epidemia di morbillo che in svariati paesi dell'Africa Subsahariana sta mietendo migliaia di vittime: "Oscurata prima da Ebola e oggi dal Covid-19 – spiegava MSF in una nota – l'epidemia di morbillo in Repubblica Democratica del Congo continua a uccidere ogni giorno. Le decine di migliaia di bambini colpiti e gli oltre 6.600 deceduti dal gennaio 2019 la rendono la più grande epidemia di morbillo al mondo e la più grave mai registrata nel paese da decenni. Nonostante le campagne di vaccinazione organizzate dalle autorità negli ultimi mesi del 2019, in alcune aree del paese i casi continuano ad aumentare. Solo nel 2020 si contano 50.000 persone contagiate e 600 morti".
Ebbene, la pandemia di coronavirus sta avendo conseguenze – seppur indirette – anche sulla diffusione del morbillo, malattia da non sottovalutare che nel 2018 ha causato 140morti nel mondo. Emmanuel Lampaert, responsabile di MSF in Repubblica Democratica del Congo, ha spiegato: “L'attuazione di misure preventive per ridurre la diffusione di Covid-19 è fondamentale per proteggere le comunità e gli operatori sanitari, specialmente in un paese come la RDC in cui il sistema sanitario è molto limitato. Sfortunatamente, queste misure stanno avendo un impatto sulla risposta globale all’epidemia di morbillo, incluso il trasporto di vaccini, la creazione di team dedicati e il lancio di campagne di vaccinazione". Insomma, tra le conseguenze indirette del covid-19 c'è la difficoltà a proteggere milioni di bambini da altre pericolose malattie infettive: “Ogni ritardo e ogni ostacolo aumenta il rischio che il morbillo continui a diffondersi, uccidendo ancora più bambini. Una situazione simile è già capitata durante l’epidemia di Ebola in Africa occidentale quando le attività di vaccinazione del morbillo furono interrotte, portando ad una ripresa dell’epidemia", ha spiegato Lampaert.