video suggerito
video suggerito
Covid 19

La pandemia di Coronavirus sta iniziando adesso (anche se a noi sembra quasi finita)

Anche se in Europa e negli Stati Uniti si stanno allentando le misure di contenimento dell’emergenza Coronavirus, la pandemia è tutt’altro che passata. Lo ha affermato Mike Ryan, direttore esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità: “Non è affatto finita. Se osserviamo i numeri delle ultime settimane, vediamo che sta ancora evolvendo in molte parti del mondo”.
A cura di Ida Artiaco
3.730 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Anche se molti paesi stanno allentando le misure di contenimento dell'emergenza Coronavirus, con centinaia di migliaia di studenti che sono tornati a scuola e milioni di lavoratori che hanno ripreso le proprie attività, la pandemia è tutt'altro che passata. Anzi, si può dire che stia cominciando adesso. Nella sola giornata di domenica sono state segnalate 136.000 nuove infezioni, il più alto aumento giornaliero dall'inizio dell'epidemia. Finora ci sono in tutto il mondo oltre 7 milioni di casi confermati, mentre il numero di morti si avvicina quota mezzo milione, con pochi segni di riduzione. E gli esperti di salute globale lanciano l'allarme. "Non è affatto finita – ha detto Mike Ryan, direttore esecutivo dell'Organizzazione mondiale della Sanità, come riporta il Washington Post -. Se osserviamo i numeri delle ultime settimane, vediamo che questa pandemia storica sta ancora evolvendo. Sta crescendo in molte parti del mondo".

Qualche esempio? L'America Latina, nuovo epicentro globale della pandemia, continua a registrare un elevato numero di vittime, più della metà del totale secondo uno studio del Financial Times. A preoccupare è soprattutto il Brasile, dove il governo centrale guidato da Jair Bolsonaro ha mantenuto un atteggiamento non restrittivo verso l'epidemia anche se i casi sono saliti a quasi 750mila, arrivando secondo solo agli Stati Uniti, ma sotto la lente d'ingrandimento c'è anche il Perù, che pure sta attraverso una fase difficile per il crescente bilancio di nuovi infetti. Anche dall'altro lato del mondo, in Asia meridionale, la situazione non è delle migliori. I funzionari dell'OMS hanno invitato il Pakistan a chiudere tutto per almeno due settimane dopo che i funzionari hanno dichiarato un numero record di nuovi casi nelle ultime 24 ore. Ed anche l'India sta affrontando una nuova ondata di infezione: secondo un portavoce del governo di Delhi, i contagi dovrebbero salire ben sopra le 500mila unità entro la fine del prossimo mese. Per non parlare dell'Indonesia, che ha avuto un'impennata di nuovi casi nei giorni scorsi. Nell'Africa Sub-sahariana, infine, gli infetti confermati sono già oltre 200mila.

"Ora vediamo che le strutture sanitarie in molti paesi sono sottoposte a enormi pressioni e tensioni, forse non in Europa, forse non in Nord America, ma certamente in Centro e Sud America, e certamente in altre parti del mondo", ha aggiunto Ryan, il quale ha anche sottolineato che "arrivati a questo punto spetta davvero alle autorità nazionali valutare attentamente a che punto si trovano nella pandemia e decidere il da farsi". Al direttore dell'Oms ha fatto eco il virologo statunitense Anthony Fauci, secondo il quale, come ha dichiarato alla Cnn, "in quattro mesi il virus ha devastato il mondo e non è ancora finita".

3.730 CONDIVISIONI
32830 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views