La Palma, italiani in fuga dopo eruzione di Cumbre Veja: “Cercavamo nuova vita, ora abbiamo perso tutto”
L'eruzione del vulcano Cumbre Veja sull'isola di La Palma, arcipelago spagnolo delle Canarie, ha distrutto centinaia di abitazioni private e ha causato danni da circa 400 milioni di euro. Sono più di 5mila al momento le persone evacuate che hanno dovuto lasciare La Palma in attesa di momenti migliori. In particolare impensierisce la situazione delle attività commerciali dedicate principalmente ai turisti. Sono tanti i residenti che hanno dovuto abbandonare i locali nei quali lavoravano, spesso messi in piedi con i risparmi di tutta una vita. "Io e mio marito abbiamo due attività a La Palma – racconta a Fanpage.it un'italiana che da anni vive insieme al proprio compagno nell'arcipelago spagnolo delle Canarie -. La nostra casa e uno dei nostri locali è vicino alla spiaggia, lì dove la colata lavica è arrivata. Per adesso, vista la situazione, abbiamo lasciato casa e locali per trasferirci a Tenerife in attesa che le cose migliorino. Abbiamo lasciato tutto e siamo scappati" spiega.
Si tratta di momenti molto difficili per la popolazione composta in buona parte da italiani che hanno deciso di lasciare il Paese e cambiare vita. Adesso però tutti gli sforzi profusi in passato sembrano essere a rischio. Dario per esempio racconta di aver lasciato un impiego in azienda nel 2016 per trasferirsi a La Palma dopo una vacanza rivelatrice con la compagna dell'epoca. Qui ha poi deciso di aprirsi un'attività di ristorazione come molti degli italiani che si sono trasferiti nell'arcipelago spagnolo. "Anni dopo mi ritrovo a pregare che i miei sacrifici non vengano spazzati via – racconta a Fanpage.it in un'intervista telefonica -.Qui la lava ha distrutto moltissime abitazioni private, fortunatamente le persone erano già fuggite lasciando gli appartamenti vuoti. Rende molto tristi sapere che l'isola è ostaggio di questa catastrofe naturale: La Palma è un luogo tranquillo, un piccolo pezzo di paradiso dove le persone lavorano onestamente e si godono anche la bellezza del mondo che le circonda. Non mi aspettavo di poter mai vivere qualcosa del genere".ù
Dario spiega di aver lasciato La Palma dopo le continue insistenze di un amico. "Mi ha detto che sarebbe stato molto più sicuro lasciare casa fino a data da destinarsi. Io ero titubante perché non volevo abbandonare il mio ristorante, però alla fine ho dovuto arrendermi. Speriamo solo che la situazione non peggiori ancora nei prossimi giorni. Organizzare un piano di aiuti per chi ha perso tutto al momento è difficile in quanto la situazione di emergenza impegna ancora completamente il governo nazionale".
La lava continua nel frattempo ad avanzare verso l'oceano: ha raggiungo il mare e ha inghiottito case e altre strutture. Se continuasse ad avanzare al ritmo di 700 metri all'ora, la colata vulcanica sarebbe in grado di cancellare completamente un intero paese. La situazione non sembra essere vicina a un miglioramento: si è aperta infatti una terza bocca del Cumbre Veija, sull'isola delle Canarie. Secondo gli esperti, la lava si sta "dirigendo verso ovest". Gli effetti del magma, inoltre, stanno alterando la mappa dell'isola secondo quanto riferito dagli esperti