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La nuova minaccia per l’America arriva da aerei telecomandati?

Rezwan Ferdaus, giovane americano di 26 anni, pianificava attentati terroristici contro il Pentagono e il Campidoglio con aerei telecomandati imbottiti di esplosivo. E’ stato arrestato da agenti sotto copertura che fingevano di essere terroristi di Al Qaeda.
A cura di Simona Saviano
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Il ventiseienne Rezwan Ferdaus aveva intenzione di attaccare obiettivi sensibili americani con aerei telecomandati

 Rezwan Ferdaus aveva intenzione di colpire il Pentagono e il Campidoglio con aerei telecomandati imbottiti di esplosivo

L'America torna ad essere il bersaglio di attentati, subito dopo aver celebrato il decennale degli attentati alle Torri Gemelle, torna la paura nel paese. Dopo le minacce di Al Qaeda del maggio scorso nei confronti degli americani circa la prospettiva di una nuova jihad, questa volta gli attentatori non sono i temibili musulmani, ma un fisico americano. Il paese non è nuovo a gesti di folli individuali (l'ultimo ad opera di un giovane in Texas che voleva far saltare in aria la sua scuola), ma questa volta c'entra la matrice islamica.

Rezwan Ferdaus, il fisico americano che ha minacciato il Pentagono e il Campidoglio

Il giovane Rezwan Ferdaus, laureato in fisica a Boston, aveva intenzione di colpire il Pentagono e il Campidoglio utilizzando degli aerei in miniatura carichi di esplosivo e da far saltare in aria con un telecomando non appena avessero raggiunto gli obiettivi designati. La storia inizia già dal 2010 Rezwan Ferdaus, quando il 26 enne aveva iniziato a pianificare la jihad contro gli USA, perchè nemici di Allah. Per il folle attentatore: "il Pentagono e il Campidoglio rappresentano la testa e il cuore del serpente" di un sistema politico oppressivo per le popolazioni arabe.

Aveva deciso di lanciare i suoi aeroplani in miniatura dall'isolotto sede del parco East Potomac Park, situato a metà strada tra Capital Hill e il Pentagono: la scelta era perfetta e il piano anche, peccato che il giovane fosse tenuto sott'occhio dagli agenti federali già da diverso tempo.

Rezwan Ferdaus aveva pianificato un attentato di matrice islamica?

Il giovane, infatti, era stato avvicinato già diversi mesi prima dagli agenti dell'FBI, che credeva fossero appartenenti alle cellule terroristiche americane di Al- Qaeda. Difatti il fisico 26 enne aveva già "fornito" i suoi servigi agli pseudo-terroristi modificando dei cellulari, che al momento opportuno sarebbero stati fatti detonare. Quando venne informato del successo dei suoi cellulari "modificati" (mentendo gli agenti confermarono che erano serviti ad uccidere almeno 3 soldati americani) Rezwan Ferdaus affermò: "Era esattamente quello che volevo". Il giovane oggi rischia fino a 15 anni di prigione, ma è una fonte della polizia americana che ha sottolineato l'aspetto più problematico di questa vicenda:

il fatto che Rezwan Ferdaus sia un fisico bene educato deve servirci per ricordare che la minaccia terroristica islamica trascende da questioni socio-economiche e non proviene soltanto da ambienti poveri o non privilegiati

Non è chiaro se il giovane 26 enne abbia origini musulmane e siano state quelle a spingerlo verso l'idea folle, ma la notizia deve far pensare che la provenienza sociale dei "nuovi attentatori" è vastissima:  alcune cellule sembrano voler punire gli Stati Uniti d'America per il loro impegno militare nel Medio Oriente, forse sintomo che da dieci anni a questa parte qualcosa è davvero cambiato. C'è la paura e l'incertezza per il futuro, si addita la causa delle attuali crisi economiche a scelte politiche sbagliate e c'è soprattutto una sempre più forte indigenizzazione delle culture, ovvero una radicalizzazione dei processi identitari. La religione e le origini diventano un fattore esplicativo per i sei miliardi di abitanti nel mondo, che preferiscono trincerarsi dietro burqa, sari e convinzioni religiose sbagliate piuttosto che mettersi in discussione in quanto "cittadini del mondo".

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